Incontriamo Brian May e Kerry Ellis al Principe di Savoia di Milano

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Brian May e Kerry Ellis | © MelodicaMente

Il giorno dopo il concerto all’Arcimboldi di Milano con il “One Voice Tour”, Brian May e Kerry Ellis arrivano nella sala del Principe di Savoia di Milano per la conferenza stampa, raggianti e disponibili come sempre, cosa non  usuale per due artisti del loro calibro.

Le domande sono tante, perlopiù dirette a Brian. Si parte con una domandina facile facile, il futuro del rock! May sorride, non si lancia in grandi concetti o disamine da veterano del genere, ed è ottimista: “Il rock è semplicità, non ha bisogno di grandi arrangiamenti perché altrimenti perderebbe la sua espressività“.

Brian May e Kerry Ellis  | © MelodicaMente
Brian May e Kerry Ellis | © MelodicaMente

Questo tour è un’occasione per viaggiare attraverso la musica, ma soprattutto per veicolare messaggi importanti, dice Brian, che altrimenti non riuscirebbe a fare con i Queen. “Roger Taylor pensa solo ai soldi!” scherza.
Il sodalizio artistico con la cantante è speciale, Kerry ispira Brian e viceversa, e insieme riescono a cogliere, solo con voce e chitarra, “l’essenza di una canzone”. Poteva mancare una domanda de Le Iene di Italia1? La nostra risposta è sì, ma purtroppo non è andata così… Fortunatamente il pretestuoso “giornalista” (che parlava di algoritmi sull’ingrandimento del pene!) è stato allontanato subito. “It’s a waste of time” chiosa Brian.

Ma si parla anche dei Queen, come è ovvio che sia. Brian presenta ufficialmente la prossima tappa dei Queen + Adam Lambert, il 25 Giugno al Postepay Sound a Piazzola sul Brenta (PD). Non sa quale sarà la set-list, è difficile stravolgerla, “Ci sono troppe hit” sorride Brian, “Alcune canzoni devono necessariamente essere inserite, altrimenti il rischio è quello di mandar via scontenti i fans, e quindi se suoni We will rock you, I want to break free, Another one bites the dust, We are the champions etc… Non resta molto spazio per delle novità“. Alcune canzoni poi sono impossibili da fare in un live, ci vorrebbe un’orchestra, proprio come è successo a Verona nel giugno dello scorso anno, ricordano Brian e Kerry.

Brian May e Kerry Ellis  | © MelodicaMente

Alla domanda sulle intenzioni della band di registrare un album con Adam Lambert, Brian è realista: “Adam è molto impegnato, non abbiamo in programma di registrare nulla ancora. Meglio la dimensione live per ora“. Diverso il caso di Kerry Ellis per la quale ha prodotto l’album “Anthems” e ci anticipa che sta per produrre il seguito, “Anthems II“.

C’è spazio anche per i parlare di Cosmo “Così infinitamente grande mentre la nostra mente è così infinitamente piccola per racchiuderlo in un concetto“. Inevitabile la domanda su David Boiwie, che Brian ammette di non aver
frequentato molto, a differenza di Roger, ma che comunque ha stimato in tutti questi anni, soprattutto per il suo modo di lavorare. “Era un vero e proprio catalizzatore di energia, riusciva ad osservarsi intorno e cogliere lo spirito del momento, traducendolo in musica“.

Brian e Kerry non si sono lasciati sfuggire l’occasione per far qualche visita ai luoghi artistici italiani in questi giorni, come la Cappella degli Scrovegni di Padova, e ammettono di amare molto il nostro paese, specialmente Brian che lo trova molto ispirante per la una delle sue più grandi passioni, la fotografia stereoscopica.

Brian e Kerry ringraziano tutti, si dedicano con la grande disponibilità di sempre agli ultimi scatti e agli autografi, prima di partire alla volta di Mantova, sabato 27 febbraio al Palabam di Mantova, per poi terminare all’Auditorium di Roma, domenica 28 febbraio.

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