In uscita l’EP d’esordio della cantautrice Roberta Cartisano:

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Roberta Cartisano, musicista/cantautrice calabrese ma trapiantata a Milano, pubblica il suo Ep d’esordio contenente quattro tracce. Il disco, che vanta la collaborazione di ospiti d’eccezione come Cesare Basile e Giorgio Mastrocola (gia in collaborazione con La Sintesi e Franco Battiato), raccoglie e suscita forti emozioni.

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  • “Traballante Umanità“: Il brano racconta un non-luogo e i passanti che tengono strette le proprie paure e debolezze per mostrarsi agli altri decisi e padroni di se stessi. Il brano vuole essere un inno alla vita, simboleggiato da una donna che in angoli di città percepisce come innaturale la sua solitudine indotta dai passanti. La donna decide di liberarsi alimentandosi dell’incredulità che riposa negli occhi altrui. Non può più essere solo amica e amante di se stessa. Inizia così a danzare ingentilendo la piazza mentre lo sguardo altrui la ricopre di follia. Non serve nascondere le debolezze, la poesia è data dai crepitii dell’anima; solitamente chi si espone a cielo aperto viene considerato folle, ma in fondo, sta semplicemente vivendo
  • “L’Attesa (Ft. Lele Battista)”: Questo brano riporta alla mente campi di grano e panni stesi ad asciugare al sole. Ogni strofa raconta la storia di gente comune in attesa di piccoli o grandi eventi: rabbia, dolcezza, ingenuità, candore, coraggio. In ogni storia potrete riconoscervi ma solo se riuscirete a sentire in arpeggi di chitarra, il rumore di petali di rose cadute dal cielo.
  • “Musicante di Berlino (Ft. Augusto Favaloro)“: Un musicista suona per le strade della vecchia Europa; a Wenders questo atipico “arpeggiatore di sentimenti derubate a polverose città” sarebbe forse piaciuto. La giacca del musicante odora di jazz contaminato e c’è chi, dopo aver ascoltato il brano, giura di aver sentito il profumo del pane appena sfornato. Il Musicante offre i suoi nobili pensieri ad angeli caduti in città distratte; una gentil donna si ferma a guardarlo. Lui continua a suonare ispirato dalla rara beltà che gli inquieti gesti della donna gli suggeriscono. Si prende cura di lei rendendola protagonista della sua musica; le note sono l’unico linguaggio che conosce. Si dice che cantare è come pregare due volte, e il musicante alla fine tende la mano alla sua gentil donna di rara beltà. Lei lo seguirà? A voi la scelta, in finale sta voi a scriverlo.
  • “Dolce Arianna“: brano che attraverso un sound rock racconta il mito del filo di Arianna. Il coraggio misto a fragilità di una donna che ha vissuto intensamente e che la rende vicina a qualsiasi storia dei nostri tempi. Un mito attuale, che ci ricorda che la natura dell’uomo rimane invariata. L’antica Creta non è poi così distante da noi: tutti abbiamo il nostro Minotauro da aggirare, un Teseo da amare e il nostro filo di seta che ci aiuta a uscire dai labirinti che quotidianamente ci diamo. L’abbandono è storia di tutti i giorni; il rialzarsi ancora più forti e consapevoli di prima, è una storia che pochi si concedono. Scegliere di volersi bene, è il dono più grande che possiamo darci. Esserci davvero, è una scelta di vita

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