Montecristo, nome d’arte di Giorgio Grasso, è un cantautore romano, oltre che film-maker e scrittore. In questi giorni esce il suo primo album, “Canzoni e Vite” distribuito dalla Warner Music e prodotto da Ghiro Records, etichetta romana molto attiva e attenta soprattutto ai giovani talenti, con a capo il discografico David Marchetti, già scopritore di Anna Tatangelo e Mariangela.
L’album raccoglie tredici tracce che il giovane artista ha composto negli ultimi 10 anni. Molte delle canzoni sono ispirate a personaggi letterari o storici, come “Nausicaa”, “Jeckill”, “Il Re ed il Sole”, “L’Innominato” e “Orlando”, dalle cui storie il cantautore prende spunto per cantare i temi dell’amore, della redenzione o dei conflitti interiori. Altri brani, tra cui “La pecora nera”, trattano invece di temi sociali come intolleranza e discriminazione.
Molto intenso per il tema trattato è il brano “Canzone di Giuda”.
Ecco come ce la racconta l’autore:
«E se Giuda fosse stato dalla parte di Cristo? Se avesse sacrificato il suo nome per lasciare che Gesù compiesse il suo destino? Sappiamo che rinunciò ai denari presi e che si suicidò. Non esattamente il comportamento di chi ha precedentemente pianificato e calcolato a freddo le proprie mosse. Ma si sa che in ogni buona storia che si rispetti, anche quelle realmente avvenute, è necessario a volte creare una figura cattiva che sia da esempio per dare maggiore forza ai valori che si vogliono trasmettere. Per questo Giuda potrebbe aver sacrificato il suo nome. E chissà che non sia stato proprio Gesù a sceglierlo. In questo caso la sua figura merita di essere raccontata attraverso un’immagine molto più dolce e scrupolosa».
Vi lasciamo al video di “Orlando”, buona visione!