Sir Bob Geldof ha espresso tutti i suoi dubbi riguardo la possibilitò di un nuovo Live Aid in tempi recenti, affermando che non pensa che gli eventi globali di beneficenza possano funzionare nell’era dei social media.
Il Live Aid, un concerto rock tenutosi il 13 luglio 1985 in diverse località organizzato da Bob Geldof dei Boomtown Rats e Midge Ure degli Ultravox, allo scopo di ricavare fondi per alleviare la carestia in Etiopia, è diventato uno dei più grandi eventi rock e televisivi della storia, caratterizzando gli anni Ottanta: è stato il più grande collegamento via satellite e la più grande trasmissione televisiva di tutti i tempi (si stimano infatti due miliardi e mezzo di ascoltatori in cento paesi che assistettero alla trasmissione in diretta) e vide la partecipazione di artisti come INXS, Spandau Ballet, B.B. King, Sade, Black Sabbath, Sting (con Branford Marsalis), Phil Collins, Crosby, Stills and Nash, Judas Priest, Bryan Adams, U2 e tanti altri. Anni dopo ha fatto seguito il Live 8, una serie di 11 concerti gratuiti organizzati per il 2 luglio 2005 nelle nazioni appartenenti al G8 che aveva l’obiettivo di far pressione sui leader politici delle nazioni più ricche e potenti del mondo per cancellare il debito delle nazioni povere e che vide come partecipanti Pink Floyd, Madonna, i The Cure, gli U2, i Bon Jovi, i The Who, Paul McCartney, i Linkin Park, Coldplay, i Pet Shop Boys, i Muse, i R.E.M., i Green Day, i Deep Purple e Elton John, oltre all’organizzatore dell’evento Bob Geldof.
Oggi Geldof, interrogato a riguardo dal giornale Irish Independent, ha espresso i suoi dubbi a riguardo di una tale iniziativa oggi: “Non penso funzionerebbe oggi, è un periodo completamente diverso. Oggi puoi fare qualsiasi cosa online, anche se non sia immediatamente efficace. È terribilmente noioso essere tutti online contemporaneamente, perchè la tua rabbia evapora nell’etere, ed è molto utile per le autorità perchè se tutti hanno una pulce nell’orecchio vanno online, la scrivono e ottengono 1.000 followers. La diffusione del medium ha significato la diluizione del messaggio.”
Intanto il set del Live Aid originale è stato recentemente ricreato per il biopic dedicato al frontman dei Queen Freddie Mercury: il film “Bohemian Rhapsody” è in fase di produzione, con il cast composto da Rami Malek come Mercury, Ben Hardy come Roger Taylor, Gwilym Lee nei panni di Brian May e Joe Mazzello nelle vesti di John Deacon. Una delle scene più importanti del film sarà proprio uno dei momenti più alti del gruppo, la loro partecipazione al Live Aid del 1985 al Wembley Stadium. Il film uscirà il 25 dicembre del 2018.