Quando il Teatro degli Orrori dà l’ufficialità di qualcosa, lo fa in modo davvero molto chiaro e senza alcun bisogno d’interpretazione. Da mesi, ormai, si parlava di un nuovo album della formazione italiana e il leader della band, Pierpaolo Capovilla, aveva a lungo parlato con magazine del settore non ufficializzando mai, però, una possibile data.
Se, proprio in queste ultime ore, invece, si inserisce la chiave di ricerca Teatro degli Orrori si nota che le cose sono cambiate, e di molto. Innanzitutto un fresco, nuovissimo sito che rispecchia molto l’essenzialità del gruppo. Sfondo nero, menù bianco davvero molto intuitivo e solo qualche parola assolutamente chiara.
Data 3/10/2011: “Attualmente in studio per le registrazioni del nuovo album. La band sta lavorando su 19 nuovi brani. Il disco verrà pubblicato a fine gennaio 2012. In studio la formazione storica de IL TEATRO DEGLI ORRORI: Pierpaolo Capovilla, Giulio Ragno Favero, Gionata Mirai, Francesco Valente. Il disco verrà mixato nella seconda metà di ottobre e masterizzato a Londra”; il tutto si conclude con “Gennaio 2012: il nuovo album”.
La formazione storica de Il teatro degli Orrori ritorna dunque insieme dopo un periodo di pausa che aveva fatto preoccupare i fan della formazione. Per coloro che già conoscessero la band, forse, il breve excursus risulterà superfluo ma per tutti i curiosi è essenziale ricordare il primo grande album della band, targato 2007, “Dell’impero delle tenebre”. Il Teatro degli Orrori vede Capovilla e Valente come due membri già conosciuti nel panorama underground italiano in quanto hanno militato precedentemente degli One Dimensional Man.
Il Teatro degli Orrori vantano collaborazioni fin da subito molto prestigiose, anche se, ovviamente, circoscritte per lo più al territorio italiano: Manuel Agnelli degli Afterhours li vuole fortemente per promuovere la musica indie rock italiana.
Nel 2009 esce il secondo disco “A sangue freddo”, anch’esso intriso di perle culturali e alte citazioni. Interessante l’omaggio di protesta a Ken Saro-Wiwa, canto verso il poeta nigeriano barbaramente ucciso. Un cambio di formazione, con l’abbandono di Favero seguito da Valente, Manzan e dal bassista Mantelli. Dopo questi annunci i fan della band si sono immediatamente chiesti quale sarà il futuro de Il Teatro degli Orrori visto che Capovilla non aveva precisato nulla sulla sostituzione dei membri.
Dopo il rientro di Favero, anch’esso annunciato su Facebook come i precedenti cambi di formazioni, il gruppo è tornato nella formazione originaria, come scritto anche nella news postata sul sito ufficiale. Del nuovo disco non si sa al momento né titolo né tanto meno materiale incluso. Attualmente la formazione, capitanata da Capovilla è agli Sam Studio di Lari, provincia di Pisa, per iniziare a scegliere e lavorare sulle canzoni che saranno contenute nel nuovo disco anche se, come precisato sul sito, la band circa a Novembre-Dicembre, volerà a Londra per finalizzare il materiale.
Pierpaolo Capovilla, durante un’intervista (e poi sul sito della band) ha spoilerato che i brani per ora registrati sono già 19 e una dichiarazione che, come solito, risulta molto illuminante. Capovilla, da sempre, fin con gli One Dimensional Man si contraddistingue per una dialettica e un pensiero che a tratti possono risultare retorici ed arcaici ma, in realtà, mostrano una profondità che illumina il panorama italiano, fatto purtroppo di gran poca qualità pubblica.
Ecco le parole del frontman a riguardo del nuovo lavoro: “Questo disco mi sorprende. Sarà perché è stato creato in studio, sarà perché son due mesi che ci lavoro: non ne posso più e già lo detesto; sarà perché è tutto così commovente, o perché Giulio, come al solito, si è prodigato oltre ogni modo: credo che questa volta abbiamo fatto qualcosa di importante”.
Infine, ultima chicca finale a conclusione dell’articolo: il nuovo disco de Il Teatro degli Orrori vedrà la collaborazione di Caparezza, che non ha assolutamente bisogno di presentazioni e Egle, chitarrista dei Massimo Volume. Sempre su Facebook, Pierpaolo Capovilla ha rilasciato qualche parola di ringraziamento verso Michele Salvemini, in arte Caparezza: “Un grazie speciale a Michele Salvemini per essere intervenuto in modo tanto bello, intelligente, colto, amorevole”.
La pressapochezza delle informazioni contenute in questo articolo mi lascia basito…
Innanzitutto ho scritto tutte le notizie attuali sul progetto e ci tengo a sottolineare TUTTE. Se preferivi che mi inventassi le notizie, la prossima volta basta che fai un fischio e ci posso pensare, così magari scopri qualcosa di esclusivo ma che non si verificherà mai.
Se non scrivere fandonie ma pura verità allo stato dell’arte la definisce “pressapochezza” mi sa che abbiamo un concetto differente del termine.
” …. Se poi parli da ex membro della formazione, puoi sempre precisarcele, tenendo presente che non siamo in grado d’inventarci informazioni”.