Per la nostra rubrica The Passenger abbiamo deciso di presentarvi un progetto fresco di nascita, i Santa Margaret.
I Santa Margaret nascono a Milano nel 2012 dall’incontro della cantautrice Angelica Schiatti con il chitarrista delle Vibrazioni Stefano Verderi a cui si uniscono il batterista Marco Cucuzzella, il tastierista Leonardo Angelicchio e il bassista Ivo Barbieri. I cinque membri del gruppo cominciano a lavorare duro e si dedicano alla composizione di canzoni proprie, affinando il proprio sound che richiama il blues ed il rock unendolo alle melodie tipiche della canzone d’autore italiana degli anni ’60.
La band comincia a farsi conoscere ed apprezzare e nel luglio 2013 debuttano dal vivo in apertura al concerto dei Deep Purple all’Ippodromo Capannelle di Roma mentre nell’autunno dello stesso anno viene chiamata ad aprire i concerti di Roma e Milano della cantante blues americana Beth Hart.
Nell’estate del 2014 la band inizia a riscontrare maggiori consensi di pubblico e critica vincendo il Coca Cola Summer Festival nella sezione Giovani con il loro primo singolo “Riderò” andando in onda su Canale 5 in prima serata e in diretta su RTL 102.5: nello stesso periodo vengono scelti come Artisti del mese di MTV New Generation ed il video di “Riderò” va in alta rotazione su MTV Music, venendo scelto per la colonna sonora e il trailer del nuovo film di Natale di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Il ricco, il povero e il maggiordomo” in uscita l’11 dicembre nelle sale italiane. Inoltre, un altro dei loro brani, “Vieni a gridare con me“, che sarà contenuto nel volume 2 del progetto discografico della band in uscita nel 2015 viene inserito nel trailer del film.
Il 30 ottobre, anticipato dal singolo “La Strada“, esce su etichetta Carosello Records il loro primo EP “Il suono analogico cova la sua vendetta” (Vol.1), contenente 5 brani registrati completamente in analogico e prodotti artisticamente dallo stesso Stefano Verderi mentre la copertina del disco è disegnata da SHOUT, uno degli illustratori italiani più conosciuti all’estero. Noi di MelodicaMente, ascoltato il disco, abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con loro e di persentarveli.
A tu per tu con i Santa Margaret
Siete nati da poco tempo e già avete avuto un grandissimo successo. Cosa ha portato i membri di questo gruppo a diventare i Santa Margaret?
Ti ringraziamo per questa dose di incoraggiamento; è sempre bello conoscere la percezione esterna di ciò che noi viviamo da dentro come un lungo percorso ancora da fare. I Santa Margaret sono nati dal semplicissimo desiderio di fare musica propria e di trovarsi in gruppo per farlo (cosa non scontata di questi tempi) e di uscire allo scoperto il prima possibile, come è stato.
La vostra musica è una miscela di blues e rock con un profondo richiamo agli anni ’60 ed alla musica suonata in maniera diretta, come testimonia il lato B del vostro EP ed il titolo, “Il suono analogico cova la sua vendetta”: come nascono le vostre canzoni?
Non c’è mai una formula sola con cui nasce un brano; si parte da un’idea iniziale che può essere una melodia canticchiata su due accordi, un riff di chitarra, un giro armonico particolare e da lì parte tutto il processo di composizione e di arrangiamento. A volte è più immediato perché l’idea di partenza è già lo scheletro della canzone, a volte è più lungo perché ci sono più idee che vengono messe insieme con il tempo. Il Lato B di cui tu parli è come poi noi riportiamo dal vivo i nostri brani. Cerchiamo sempre di creare dei “ponti” strumentali che uniscano un brano ad un altro.
Il vostro singolo “Riderò” avrà l’onore di fare da colonna sonora al trailer del nuovo film di Natale di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Il ricco, il povero e il maggiordomo”: come è nata questa collaborazione?
E’ nato per un caso fortuito, grazie alla nostra etichetta Carosello, che ha fatto sentire i nostri brani, proprio nel momento in cui loro cercavano un sound di quel genere. I brani proposti sono piaciuti e due di questi sono finiti nella colonna sonora, “Riderò” nel film, e un secondo brano (“Vieni a Gridare con Me”) è nel trailer. Siamo molto onorati di questo.
Avete già suonato come opening band per due grandi artisti come Deep Purple e Beth Hart: che sensazioni avete provato? Cosa portate con voi di queste due esperienze?
E’ stato sensazionale. Il pubblico migliore mai avuto, i più attenti, i più reattivi. Esperienze uniche entrambe, suonare prima di leggende del rock come i Deep Purple o di voci blues incredibili come Beth Hart era una grossa responsabilità. La gioia più grande è stata l’accoglienza e la soddisfazione più grande i complimenti ricevuti da questi artisti.
Oltre al film di Aldo, Giovanni e Giacomo, quali sono i progetti futuri dei Santa Margaret?
Suonare! Suonare! Suonare! Abbiamo tanta voglia di portare in giro il nostro live e di stare sul palco. Sul sito www.santamargaret.com e sulla nostra pagina Facebook, scriviamo sempre tutte le news e le date dei concerti.
“Il suono analogico cova la sua vendetta” (Vol.1): l’ascolto e la recensione
Il primo album dei Santa Margaret, “Il suono analogico cova la sua vendetta” (Vol.1), è un EP che contiene 5 brani disponibile solo in vinile e in streaming: il lato A contiene le 5 tracce mentre il b-side del vinile è un’ unica traccia di 20 minuti con parti strumentali inedite che collegano due brani del Lato A, suonata interamente live in studio e registrata in presa diretta senza alcuna sovraincisione. La copertina del disco, disegnata da SHOUT, rappresenta una liquirizia a forma di rotella che nel retro svela la sua reale natura, ovvero quella di un serpente arrotolato, simbolo della vendetta. Il primo brano è “Riderò“, il singolo scelto da Aldo, Giovanni e Giacomo come singolo per il trailer del loro nuovo film di Natale e che colpisce subito per la freschezza della musica molto anni ’60 ma che cattura al primo ascolto. Il secondo pezzo, “La strada“, è un brano dal ritmo più lento che sembra uscire dritto dritto dal 1968 vista la sua linea melodica dettata dall’organo hammond e dalla chitarra elettrica. Con “Insonnia” (altro singolo di cui è stato prodotto il video) il gruppo torna su un territorio più movimentato con la batteria che dà il ritmo ad una canzone dai ritmi quasi ipnotici con un ritornello da urlo che porta a pestare i piedi a tempo. Il tamburello e la chitarra quasi funky introduce il penultimo brano, “Comincia tu“, una riflessione sulle persone che si lamentano senza attivarsi in prima persona per cambiare le cose. Il lavoro si conclude con “Oltre al limite“, un brano dal ritmo quasi reggae che chiude degnamente il disco. Nella versione del vinile si trova anche il lungo strumentale “…e il digitale trema (live session)”, un brano che funge da ponte tra due brani del lato A e che mostra la bravura dei Santa Margaret anche dal vivo in presa diretta. Nel frattempo che il brano “Riderò” diventi il tormentone di questo Natale, vi consigliamo caldamente l’ascolto dell’intero disco ed aspettiamo con trepidazione il volume II.