I Garbage e le difficoltà di una promozione fai da te

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Shirley Manson dei Garbage | © Bruno Vincent/Getty Images

Non è di certo fresca la notizia del ritorno dei Garbage, ma più recenti sono le dichiarazioni della cantante Shirley Manson riguardo tutte le difficoltà che hanno avuto nella promozione del loro album. “Not Your Kind Of People” segna il ritorno dei Garbage dopo 7 anni, e se qualcuno di voi si è chiesto come mai hanno tardato tanto nella pubblicazione di un nuovo album, le cause sembrano tutte rapportabili ad un solo protagonista: la casa discografica.
Non è una novità che il divorzio tra i Garbage e la loro casa discografica abbia costretto la band del Wisconsin a chiudere i rapporti con parole non molto carine, e a produrre un album in maniera indipendente. Sulla scia dei Radiohead e dei Nine Inch Nails, facendosi coraggio, i Garbage hanno abbandonato la propria major e con l’aiuto del loro batterista /produttore Butch Vig hanno messo su un’etichetta tutta loro, la Stundvolume, producendo anche l’ultimo album. I dubbi riguardo questa autoproduzione sono tanti: i costi sono molto alti e sono a carico dei singoli componenti di una band, il modo in cui ti promuovi è responsabile del tuo successo, per non parlare di tutti i grattacapi di cui solitamente si occupano gli altri al tuo posto.

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Shirley Manson dei Garbage | © Bruno Vincent/Getty Images

La Manson si è mostrata spesso arrabbiata, dichiarando che la lavorazione ad un disco e a tutto ciò che precede la sua pubblicazione per un artista è il momento più entusiasmante ed eccitante della sua carriera, e continuare ad avere a che fare con etichette che non rivendicano i tuoi diritti musicali e che ti fanno sentire costantemente l’acqua alla gola non diventa per niente piacevole.

Dall’altro lato, come più volte abbiamo detto, non è facile affidarsi al marketing musicale fai-da-te, è sempre una scommessa sulla quale gli artisti puntano affidandosi completamente a loro stessi e alle loro capacità, fallendo però la maggior parte delle volte. Ovviamente grandi gruppi come i Radiohead e i Nine Inch Nails ce l’hanno fatta senza difficoltà, magari per i Garbage potrà risultare un po’ più difficoltoso e per altri gruppi minori si presenterà come un’impresa impossibile. C’è da dire che la band pop/rock è reduce da anni di grande successo, e che sicuramente il pubblico di fedelissimi che li segue sin dagli esordi non si lascerà di certo influenzare dall’abbandono della major.

Ai Garbage non è mai piaciuto ricevere ordini categorici dall’alto: la loro produzione musicale richiede grande estro e grande creatività, cosa che veniva quasi “impedita” dai superiori. Dunque, sebbene tutti noi ci aspettassimo un album a briglie sciolte, “Not Your Kind Of People” non appare così tanto differente da tutti gli altri, magari è soltanto l’antipasto di una serie di album che segnerà sicuramente un cambiamento all’interno della carriera musicale dei Garbage.

I tempi sono cambiati e gli strumenti di condivisione sono differenti, e se prima necessitavamo di una musicassetta per ascoltare il brano del nostro gruppo preferito, ora ci si propongono tantissime possibilità differenti di ascolto, di promozione e di nuove conoscenze.
L’era digitale ha cambiato non solo i modi di fare musica, ma anche l’atteggiamento di chi, scoraggiato dalle major, tende di più ad accontentare i propri fan con la disponibilità di materiale gratuito on-line, accantonando per un attimo il discorso di interesse economico legato alla promozione del proprio materiale musicale.

 

 

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