“Il Postino”, a Sanremo l’amore gay con il brano di Renzo Rubino

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Renzo Rubino - Il postino (Amami uomo) | © Pagina Facebook

A Sanremo si annunciano polemiche per un brano che ancora una volta porta sul palco dell’Ariston il tema dell’omosessualità. Il brano in questione è “Il Postino (Amami Uomo)” di Renzo Rubino, in gara nella categoria Giovani. Il vincitore di Area Sanremo proporrà dunque un brano che racconta la storia di un uomo che lascia famiglia, casa e lavoro per inseguire il suo sogno d’amore per un altro uomo. Il testo è molto chiaro e proprio per questo ha già suscitato polemiche e probabilmente farà molto parlare di sé: “Sulle tue curve la mia mano ondeggerà anche se il tuo corpo di curve non ne ha, sei sempre più spigoloso poi sorridi se mi mostro geloso. Amami uomo con le mani da uomo e toccami fiero con un soffio leggero“.

Il 24enne artista da parte sua schiva le polemiche e ritiene che il pubblico italiano sia pronto ad ascoltare una canzone che racconti l’amore tra due uomini poiché il testo rende l’idea di un amore sincero e sofferto.  Il brano è stato realizzato in collaborazione con Marcello Faneschi, arrangiatore, direttore d’orchestra e amico di Domenico Modugno, e sul palco dell’Ariston il giovane cantautore sarà accompagnato dal Tenore David Righeschi. “Il Postino” anticipa l’uscita di “Poppins”, l’album di Rubino che arriverà il prossimo 14 febbraio ma intanto c’è attesa di scoprire come il pubblico sanremese accoglierà la discussa canzone.

Ma non è certo la prima volta che l’omosessualità approda al Festival e fa discutere. Il tema dell’amore sessuale infatti  è stato proposto per la prima volta sul palco dell’Ariston nel 1996 con il brano “Sulla porta” di Federico Salvatore, che si classificò tredicesimo. Il testo  autobiografico del brano è davvero molto toccante ma fu censurato: “Sono un diverso mamma/un omosessuale” venne modificato in “Sono un diverso mamma/e questo ti fa male“.

Renzo Rubino - Il postino (Amami uomo) | © Pagina Facebook
Renzo Rubino – Il postino (Amami uomo) | © Pagina Facebook

Nel 2001 il brano “Targato Na” di Principe e Socio M. trattava argomenti controversi come criminalità e amore gay. Nel 2008 Anna Tatangelo porta a Sanremo il brano “Il mio amico”, ispirato alla storia del suo truccatore gay, mentre tra i Giovani l’amore lesbico venne cantato dalla cantautrice barese Valeria Vaglio con “Ore ed ore”.  Il 2009 invece è l’anno della grande polemica legata a Povia e a “Luca era gay”, brano accusato di essere omofobo. La canzone, ispirata alla vicenda di Luca di Tolve un omosessuale diventato etero, ha scatenato una bufera facendo arrabbiare moltissimo le associazioni che si battono per i diritti degli omosessuali.  Il brano ha conquistato il secondo posto ma a lasciare tutti di sasso ci ha pensato Roberto Benigni con un indimenticabile monologo sull’omosessualità tratto da un’opera di Oscar Wilde, un invito alla tolleranza ma soprattutto al riconoscimento del valore dei sentimenti autentici.

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