Ieri 12 Settembre a Bruxelles, il Consiglio d’Europa ha preso una decisione destinata a regolare meglio o almeno più a lungo un campo delicato qual è quello del “diritto d’autore” in ambito musicale. Con il voto favorevole della maggioranza qualificata, il Consiglio ha infatti approvato una direttiva con la quale viene innalzato da 50 a 70 anni il periodo di validità del copyright musicale con riferimento agli esecutori di musica. In sostanza l’Europa ha deciso, vincolando adesso ciascuno degli Stati membri ad attuare entro due anni la direttiva, di garantire maggiore tutela agli artisti attraverso l’estensione di un diritto già esistente ovvero quello di ricevere un compenso ogni qual volta venga adoperato il prodotto del loro genio artistico: mentre fino ad oggi tale diritto si estingueva trascorsi 50 anni, calcolati a partire dalla data di incisione, quando la direttiva entrerà in vigore gli artisti vedranno esteso tale diritto per altri 20 anni. “Gli artisti generalmente iniziano la loro carriera in giovane età e l’attuale durata della protezione per 50 anni spesso non proteggere le loro prestazioni per l’intero ciclo della vita” – scrivono in una nota diffusa ieri i membri del Consiglio. La direttiva si preoccupa inoltre di dettare le regole da seguire nel caso dei compositori di musica e delle opere da attribuire a più artisti: in quel caso il copyright viene esteso a 70 anni dalla morte dell’ultimo degli artisti che ha creato l’opera. Nel corso della votazione Belgio, Repubblica Ceca, Olanda, Lussemburgo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia hanno espresso voto contrario mentre Austria ed Estonia si sono astenute. A seguito della decisione presa dal consiglio d’Europa, molti artisti si sono espressi sulla questione, da Bjorn Ulvaeus degli Abba che si è detto contento di “non dover più sentire le canzoni degli Abba in una tv commerciale”, a Mick Jagger che alla BBC ha definito la decisione “ovviamente vantaggiosa per i musicisti“, fino a Sir Cliff Richard, tra i maggiori sostenitori della campagna a favore dell’estensione del copyright. Anche la Fimi si è dichiarata soddisfatta del risultato raggiunto attraverso le parole del Presidente di FIMI, Enzo Mazza : “Siamo molto soddisfatti dell’approvazione della Direttiva. Si tratta di un passo fondamentale per la tutela della creatività europea e soprattutto per gli artisti che rappresentano la produzione europea. Siamo anche grati all’Italia che ha giocato un ruolo fondamentale nella costruzione del consenso necessario a Bruxelles per ottenere questo importante risultato”.