I Rammstein parlano del loro nuovo disco

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I Rammstein hanno cominciato finalmente a rivelare i dettagli del loro nuovo disco, il settimo della loro carriera.

La band industrial metal tedesca, di recente ha cominciato a diffondere alcuni video criptici per promuovere il loro album e per questo è stata condannata dal governo tedesco e dai membri della comunità ebraica per aver utilizzato immagini associabili all’Olocausto: dentro un loro video teaser, infatti, si vedono loro, dentro alcune prigioni, con delle uniformi simili a quelle degli ebrei nei campi di concentramento, che vengono impiccate.

Dopo questi primi annunci è arrivata la notizia ufficiale, accompagnata dal video del primo singolo, “Deutschland“, un video feroce diretto dal regista Specter Berlin. Il disco sarà pubblicato il 17 maggio con l’etichetta discografica finlandese Spinefarm, si intitolerà “Rammstein” e sarà prodotto dalla band stessa insieme a Olsen Involtini. L’album è il primo mai prodotto dopo “Liebe Ist Für Alle Da“, pubblicato dieci anni fa.

I chitarristi Richard Kruspe e Paul Landers hanno presentato il nuovo lavoro con un’intervista a Guitar World, spiegando che il sound della band ha preso una direzione diversa rispetto al solito: “Non è nè troppo asettico nè troppo pulito, ha un sacco di energia dentro ma non è così tanto cattivo. La musica è più di tutto questo. È diverso da quello che fanno i Rammstein di solito. Potresti addirittura dire che è divertente da ascoltare. Ormai chiunque può fare musica da solo a casa con un computer, programmando cose e avere un bel suono di batteria, avendo un suono molto pulito e piacevole grazie alle schede audio. Questo va bene, ma il nostro obiettivo è fare qualcosa che non potresti mai riprodurre a casa, capire che ci sono degli esseri umani dietro gli strumenti. Vedere il tuo batterista che suona mentre tu lavori sulle canzoni e accorgerti che ci sono persone reali che lavorano con la tua band è la nostra dimensione”.

Questo è il video del nuovo singolo “Deutschland“: ne consigliamo caldamente la visione a un pubblico maggiorenne.

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