I fan contro Irene Grandi e Simone Cristicchi per concerto alla centrale Enel

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In seguito all’annuncio della partecipazione di Irene Grandi e Simone Cristicchi al concerto che si terrà in Puglia il 7 Agosto, alla centrale Enel “Federico II” la rete alza la voce implorando i due cantanti di disertare l’appuntamento. Utenti e fan della cantante toscana scrivono da giorni sulla bacheca del profilo di Facebook della loro beniamina  di rinunciare, di non salire su quel palco, di ascoltare le loro storie.

Irene Grandi 1
La protesta è contro la centrale termoelettrica a carbone Enel “Federico II”, per estensione  la più grande centrale a carbone d’Italia e una tra le maggiori d’Europa, con un’estensione di circa 270 ettari, accusata da molti di essere la responsabile della contaminazione del suolo e dall’innalzamento della media di casi di cancro riscontrati in quella zona.
Tuttavia nè Cristicchi nè Irene Grandi sembrano voler rinunciare all’evento ribadendo la loro posizione in una nota pubblicata sul proprio profilo Facebook:

Nei live di alcuni artisti vengono calcolate le emissioni prodotte e per compensare si interviene con progetti di riforestazione nelle zone in cui si tiene il concerto – ha spiegato Irene Grandi – “Cerco di rispettare l’ambiente attraverso i piccoli gesti di ogni giorno. Da anni Enel sta lavorando con la musica. L’attività della centrale di Cerano è svolta nel pieno rispetto dei severi limiti di legge sulle emissioni, poste proprio a tutela della salute e dell’ambiente. Nel prossimo biennio sono previsti oltre 300 milioni di euro di nuovi investimenti per abbattere ulteriormente le emissioni che sono controllate continuamente da una rete di centraline per il monitoraggio e per il controllo della qualità dell’aria che analizza di continuo i residui della combustione presenti nell’aria. I dati sono trasmessi in tempo reale sia alle Autorità competenti per il controllo (Comune e Provincia di Brindisi, ARPA regionale, etc.), che ai Comuni limitrofi all’impianto“. Continua ancora la nota pubblicata:

Partecipo al concerto di Cerano perché credo sia possibile attraverso azioni mirate (ammodernamento centrali, diminuzione dell’anidride carbonica prodotta, nuovi investimenti per abbattere ulteriormente le emissioni, riconversione a carbone pulito delle centrali a carbone) costruire un futuro in cui le scelte energetiche e il rispetto dell’ambiente vadano in una sola direzione. Mi hanno colpito le tante mail arrivate, da cantante durante il concerto, chiederò all’Enel di impegnarsi sempre di più con scelte lungimiranti per la tutela dell’ambiente, nel rispetto della salute e della vita

I commenti che esortano i due artisti a rinunciare al concerto sono tanti e sono soprattutto duri. Arrivano anche dalla voce di alcuni artisti come quella dei Sud Sound System che scrivono:

Non sappiamo se siete informati o meno di quello che produce la centrale a carbone Federico II, ma sappiamo che come noi avete la necessità di comunicare usando il linguaggio della musica, un linguaggio che supera le barriere. La centrale di Cerano è la seconda fabbrica italiana per emissioni di diossina e la prima per anidride carbonica. Ha fatto e sta facendo ammalare gli abitanti del salento. Tutto questo è documentato da primari, ricercatori, giornalisti e dall’amministrazione regionale. La musica è amore, è vita, la centrale di Cerano no. Come avrete capito le informazioni riguardo a questa quotidiana ingiustizia sono spesso confinate alla nostra regione, vi chiediamo di riflettere e, se ve la sentite, di spendere la vostra voce per dire no a tutto questo“.

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