La musica è nata per unire le persone, è diventata arte e testimonianza di trasformazione sociale, è l’immagine riflessa di periodi storici e movimenti culturali. Gregory Porter centra a pieno l’obiettivo, e dal momento in cui ha deciso di diventare protagonista della musica internazionale si è occupato di unire più generi e più pubblici grazie all’impegno profuso nell’abbattere le barriere tra generi e plasmare un sound che spazia tra blues, jazz, gospel.
Ascoltare live Gregory Porter è come essere trasportati in una dimensione parallela fatta di calma, semplicità e raffinatezza. In occasione della ventiduesima edizione del Pomigliano Jazz in Campania, il cantante americano ha calcato il palco dell’Anfiteatro Romano di Avella, circondato da una suggestiva luce di stelle, atteso da una platea dallo spirito partecipativo.
Ad aprire il live tanto atteso è il brano “Holding On“, ricordato soprattutto per la speciale collaborazione con i Disclosure, per l’occasione eseguito nella sua veste jazz raffinata e delicata. Gregory Porter è a suo agio, è immerso nella piacevole melodia dei suoi pezzi ed è parte integrante del fermento musicale perfettamente eseguito da una band d’eccezione. Il cantante di Sacramento tramuta le sue pause lente in momenti musicali vivi coinvolgendo un pubblico entusiasta. Chip Crawford al pianoforte, OndreJ Pivec all’hammond, Jahmal Nichols al basso, Emanuel Harrold alla batteria, Tivon Pennicott ai sassofoni sono i compagni di scena di Gregory Porter, pilastri musicali di immensa bravura contraddistinti da un costante entusiasmo e vivacità. La musica ha bisogno di personalità come quella del cantante californiano, generi persi o solo confinati a nicchie nascoste in realtà meritano la visibilità delle classifiche mondiali. Gregory Porter in questo ha saputo portare in auge un genere rimasto chiuso sotto chiave, grazie anche alla sua grande capacità comunicativa.
Complice l’esecuzione di brani come “Don’t Lose Your Steam” dopo l’avvolgente “Take Me To The Alley“, eseguita tra tributi d’eccezione a Marvin Gaye e Ray Charles, e “Hey Laura” lasciano passare il tempo velocemente, accompagnando il pubblico quasi allo scoccare della mezzanotte, quando la magia purtroppo giunge alla fine.
Il live di Gregory Porter si colloca nell’eccezionale cartellone della ventiduesima edizione del Pomigliano Jazz in Campania, quasi al termine per l’edizione del 2017. Il festival musicale campano si riconferma una realtà importante nell’ambito delle manifestazioni del sud Italia, con scelte raffinate e di grande valore soprattutto in ambito culturale. La musica di valore costituisce ancora un legame importante per le persone, ed è in occasioni come quella del live di Gregory Porter che bisogna cogliere l’entusiasmo e la partecipazione per poter costruire occasioni future di valorizzazione musicale in contesti difficili e più volte segregati culturalmente.