Gotye, il video di Somebody that I used to know

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Gotye | © Mark Metcalfe/Getty Images

Qualcuno, visto il suo successo, il suo particolare timbro vocale e la sua capacità di spaziare tra i generi musicali, ha già azzardato paragoni con Sting o Peter Gabriel, ma lui, Wouter Wally De Backer, più noto con il nome d’arte di Gotye, ama semplicemente dire che la sua musica assomiglia a lui. Trentenne  di origine belga ma che ha trovato il successo in Australia prima con il trio indie-pop dei Basics (con i quali ha inciso quattro dischi e di cui fa parte dal 2002) e poi con i suoi dischi solisti, “Boardface” del 2003, “Like drawing blood” del 2006, ed infine il suo ultimo lavoro, “Making Mirrors“, uscito l’anno scorso nel mondo e in questi giorni da noi qui in Italia, album che ha già vinto 3 volte il disco di platino in Australia, una volta il disco di platino in Belgio e Polonia e il disco d’oro in Germania.

Proprio grazie a questo lavoro ma soprattutto grazie al meraviglioso ed accattivante singolo “Somebody that I used to know“, cantato insieme alla cantante ed amica neozelandese Kimbra (ed il cui particolarissimo video è stato curato da Natasha Pincus, Emma Hack, Warwick Field e Howard Clark) che Gotye (nome d’arte che deriva da una variazione grafica di Gaultier, il corrispondente francese del suo nome) è ormai famosissimo nella scena musicale mondiale.
Il video ha quasi raggiunto le 128 milioni di visualizzazioni su Youtube e Gotye ora è seguito da 507.000 persone su Facebook e da 81.000 followers su Twitter, mentre in Italia è al terzo posto della Top Digital Download ma al primo dei brani più scaricati su iTunes.

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Gotye | © Mark Metcalfe/Getty Images

Numeri che parlano di un artista dal successo importante ma che, nelle interviste, ama non farsi incasellare troppo in un genere solo:

Sono felicissimo che mi sia stata data la possibilità di uscire dall’Australia perché so che non è facile rendersi accattivante per gli europei e gli americani. Dal punto di vista musicale sono un po’ schizofrenico e credo che la mia musica sia difficilmente incasellabile ma è quello che voglio. Tutto è ormai un mash-up che mischia il rock e il soul, la dub con l’elettronica e mi fermo. Ascoltatemi e traete le vostre conclusioni. A me va bene che la gente apprezzi gli sforzi che ho messo nella realizzazione di Making Mirror“.

Il disco di Gotye, che comprende 12 tracce che spaziano dal rock al soul fino all’elettronica senza mai annoiare, ha ricevuto molte critiche positive dagli addetti ai lavori, che hanno spinto sui paragoni soprattutto per quanto riguarda la voce, paragoni che non hanno minimamente scomposto il cantante.

Gotye, che sul palco è un vero e proprio trascinatore di folle, in questo momento sta per imbarcarsi per un tour americano che sta già registrando vari sold-out e che lo vedrà girare tra Stati Uniti e Canada, dove rimarrà fino a fine Aprile per i suoi spettacoli. Speriamo che dopo arrivi anche in Italia.

Gtye – Making Mirrors – Tracklist

  1. Making Mirrors
  2. Easy Way Out
  3. Somebody That I Used to Know (featuring Kimbra)
  4. Eyes Wide Open
  5. Smoke and Mirrors
  6. I Feel Better
  7. In Your Light
  8. State of the Art
  9. Don’t Worry, We’ll Be Watching You
  10. Giving Me a Chance
  11. Save Me
  12.  Bronte

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