Ma che gli prende ai gruppi in quest’ultimo periodo? Nessuno si sopporta più, tutti si annoiano e band che cantano insieme da decenni si separano come galline alla vista d’una faina.
Così dopo l’annuncio dei R.E.M. e l’aria brutta che pare tirare in casa Coldplay, un altro fulmine a ciel sereno si abbatte in terra inglese: uno dei componenti della band, Murdoc, ieri ha lasciato su Twitter un messaggio criptico, ma neanche tanto, ai fan dei Gorillaz.
“Gorillaz are TEN. Ten years old, eh? T.E.N. What’s that stand for? The End is Nigh…!“.
Gioco di parole con la lingua inglese, ma il messaggio è chiaro: la fine dei Gorillaz è vicina.
Dietro allo pseudonimo di Murdoc, come molti sapranno, si nasconde Damon Albarn, personaggio che, come molti sapranno, ha la stabilità di un gatto sul ghiaccio.
Dopo aver fondato e fatto parte dei Blur, i mitici antagonisti degli Oasis negli anni ’90, nel 1997 mollò i propri compagni per dedicarsi al progetto Gorillaz. Bello, alternativo, stimolante, idea strana quella di usare nome fasulli e rappresentarsi sempre e solo tramite cartoni animati (anche se, ad onor del vero, i nostri Tre allegri ragazzi morti stavano facendo qualcosa del genere in Italia già da un po’). Nel 2000 esce “Clint Eastwood” con un video dark-gotico-emo chi più ne ha più ne metta e il resto è storia.
I Gorillaz fanno incetta di premi, vendono una enormità di dischi in tutto il mondo, le loro canzoni le troviamo ovunque, anche nelle pubblicità delle banche.
Ma eccoci ad oggi, al 2011, e Damon Albarn, che non riesce a trovar pace nemmeno quando dorme, mi viene da pensare, sente la necessità di andare a sperimentare nuove strade. E se ne esce con questo annuncio su Twitter, che ovviamente fa il giro del mondo.
Albarn o Murdoc che dir si voglia si vuol dedicare ad un vecchio progetto che aveva messo da parte qualche anno fa: una band dal nome The Good, The Bad & The Queen. Voci di corridoio dicono, però, che nemmeno questa sarebbe una scelta duratura e definitiva, si parla infatti di un solo album con relativo tour e poi fine. Il tempo di vita d’una farfalla, praticamente.
E già si mormora che voglia dedicarsi ad un progetto solista… Ve l’ho detto che quel benedetto ragazzo è inquieto. Chiamate un esorcista, fategli un bagno nella melatonina liquida, qualunque cosa, ma fatelo star fermo!
In tutto questo girar di nomi, gruppi, album, una sola notizia pare esser certa (e il pare è d’obbligo, vista l’imprevedibilità del soggetto): i Gorillaz prima della rottura definitiva pubblicheranno un ultimo album assieme, un best of dal titolo “The Singles Collection 2001-2011“. Sul sito della band è già possibile preordinarlo, giacchè la vendita partirà da Novembre.
Certo è che vedere un gruppo così che nel bene e nel male, piaccia o non piaccia, ci ha accompagnato per 10 anni ora sparisce nel nulla senza una spiegazione se non un giochettino di parole, fa sempre dispiacere.
E tanto per citare il loro primo successo: “I’m useless, but not for long/The future is coming on”.