Il Festival di Sanremo ha deciso, a poche ore dalla sua scomparsa, di rendere omaggio alla figura del paroliere e compositore Giancarlo Bigazzi nella serata-tributo “Viva l’Italia nel mondo” di giovedì 16 febbraio.
Infatti dovrebbe essere proprio Gianni Morandi stesso ad aprire la serata del giovedì sera (sera in cui ogni cantante in gara proporrà un brano celebre della storia della musica italiana) cantando sia “Volare” di Domenico Modugno che “Gloria” di Bigazzi e forse anche “Si puo’ dare di più“, brano che canto proprio lui stesso e che quest’anno compie 25 anni.
Ha così spiegato la scelta il direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzi all’Adnkronos:
Quando lunedì abbiamo deciso con Gianni questa cosa, mai avrei pensato che si sarebbe trattato di un omaggio postumo. Lunedì ho ricevuto un messaggio dalla moglie di Bigazzi, Gianna, che mi manifestava un certo stupore e dispiacere perchè nessun brano di Giancarlo sarebbe stato eseguito nella serata dedicata alla grande musica italiana. Io ho condiviso questo dispiacere, spiegandole che la scelta del brano è degli artisti e che sembrava un peccato anche a me. E visto che con Morandi avevamo trovato strane anche altre esclusioni, come quella di Modugno, abbiamo pensato che sara’ lo stesso Gianni ad rendere omaggio a questi grandi artisti aprendo la serata e cantando “Gloria”, “Volare” e credo anche “Si può dare di più”.
Mazzi continua l’intervista parlando del suo ricordo personale di Bigazzi:
Sono profondamente addolorato dalla notizia di questa mattina: Giancarlo era un amico, lo conoscevo da molti anni. Aveva un temperamento molto forte. E’ stato uno dei primi che ho visto lavorare in studio e devo dire che è forse la persona da cui ho capito più di tutti cosa voleva dire fare il produttore. Il fatto che era anche compositore e autore lo rendeva molto più completo di altri produttori e con un attenzione al lavoro sulla voce del cantante che altri non avevano. Non a caso ha creato dei successi mondiale pazzeschi. La cosa che mi consola è che per fortuna gli artisti come lui non muoiono mai perchè continuano a vivere nelle opere che ci hanno lasciato.