Freedom at 21 di Jack White, il video

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Jack White nel video di Freedom at 21

Allora, dove eravamo rimasti? Ah si, ai 34 secondi del video di Jack White.
Freedom at 21 ieri, come anticipato nell’articolo precedente, è venuto alla luce per la gioia dei fans del famoso chitarrista. O forse no?
Il forse è d’obbligo in questi casi ma parecchi storcono già il muso per l’uscita in stile, per così dire, poco Whitiana.

Ed è strano tutto ciò perché l’eclettico artista ha come prerogativa quella di non avere schemi predefiniti per l’espressione della sua arte, che siano nella sua musica o nella sua rappresentazione grafica.

Raccontavamo nel trailer dei colori “eccessivi”, degli oggetti poco raffinati con i quali si agghinda Jack, della sexy poliziotta. E ciò che di rilevante si aggiunge nei restanti 2 minuti è una seducente (la parola non rende l’idea) scena dove l’alter ego della poliziotta, dopo essersi avvinghiata all’artista, lo fa evadere e successivamente ricatturare.

Jack White
Jack White nel video di Freedom at 21


Il video prende forma solo se si conosce il testo della canzone. In Freedom at 21 White parla di come un uomo può diventare vittima di una donna. Molti sostengono che la donna in questione sia la sorella Meg White, l’altra metà dei White Stripes, noi visto il video tendiamo più a credere sia l’ex moglie, la modella e cantante Karen Elson.

L’uomo che è vittima della femme fatale è in balìa totale di quest’ultima (“Smile on her face She does what she wants to me”, “She don’t care what kind of wounds she’s inflicted on me She don’t care what color bruises that she’s leavin’ on me”), lei diventa croce e delizia allo stesso tempo, può farlo rinchiudere nelle sue paure come se fosse in un carcere, può fargli assaporare una sfrenata libertà come se stesse guidando a tutta velocità verso un posto che non conosce.  Le due facce della medaglia hanno un solo verso, la volontà della donna (“No responsibility no guilt or morals Cloud her judgement”) che vive dell’uomo e della sua distruzione.

Nel video tutto ciò è raccontato senza giri di parole così come impone anche la durata della canzone.
Vediamo infine Jack davanti ad un posto di blocco che ha il sapore di ultima fermata, perché si sa, quando si parla di donne, va sempre a finire male.

Il video di Freedom at 21

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