Francesco De Gregori, “Sulla Strada” in scena all’Alcatraz di Milano

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Francesco De Gregori | © Giuseppe Cacace/Getty Images

Francesco De Gregori porta in scena “Sulla Strada” all’Alcatraz di Milano per la seconda delle tre date previste fino a questo momento facenti parte il nuovo tour (la prima è stata all’Atlantico di Roma lo scorso 20 Novembre mentre la prossima è prevista al Teatro Giglio di Lucca il 21 Marzo 2013). MelodicaMente  ha seguito l’evento in diretta streaming tramite il canale ufficiale Youtube di De Gregori insieme ad altre 750 persone (alle quali si aggiunge il sold-out di ieri sera), una formula già sperimentata in occasione del Pubs & Clubs Tour tenutosi lo scorso 15 Dicembre 2011 al The Place di Roma con annesso instant live registrato e disponibile su iTunes.

Serata di festa in quel di Milano, una sorpresa annunciata ed un desiderio esaudito per le migliaia di fan presenti e collegati in diretta streaming tramite il canale ufficiale Youtube del cantautore romano: la nuova frontiera ha riscosso parecchio successo, una comodità restare sulla poltrona di casa propria e godersi un concerto in diretta anche se le emozioni sono filtrare dallo schermo e dalle casse dell’impianto stereo.

Francesco De Gregori - Sulla Strada - Artwork
Francesco De Gregori – Sulla Strada – Artwork | Sito Ufficiale

La linea adottata fu già sperimentata all’epoca del Pubs & Clubs Tour nel Dicembre 2011 in occasione dell’esibizione al The Place di Roma e ricalca con forza quella che è l’idea dello stesso cantautore: saturare le risorse offerte dal web per “portare un po’ di ordine nel caos che la rete crea attorno ad un artista”. Ma non è solo questo il concetto di base. Sempre lo scorso anno Francesco De Gregori grazie al contributo del suo staff ha pubblicato il video “Dress Rehearsal” un video intimistico che svela i retroscena circa la preparazione del precedente tour: la regia diretta da Nik Bello ritrae il cantautore ed i musicisti nelle fasi di preparazione del tour, dalla scelta dei brani da inserire in scaletta alla cura degli arrangiamenti da proporre poi sul palco. E il discriminante è esplicitato dalle parole dello stesso De Gregori: “L’arte prescinde dai mezzi tecnologici, se Van Gogh avesse cambiato pennello sarebbe comunque rimasto un grande artista”.

Alle 21. 30 ha avuto inizio la diretta con la canzone che da il titolo al nuovo album: “Sulla Strada” è un incontro di anime, un mix di amarcord e speranza, un canto di disperata consapevolezza del presente che si ripete. Ai saluti di rito si fa spazio una precisazione: l’inizio dello show è composto dalle canzone scritte di recente. E così ecco “Passo d’Uomo” (Sulla Strada, 2012), “Ragazza del ’95” (Sulla Strada, 2012), “Omero al cantagiri” (Sulla Strada, 2012) e la sublime “Guarda che non sono io” (Sulla Strada, 2012). Un piccolo salto nel passato con la splendida “Titanic” (Titanic, 1982) e l’inno melodrammatico di “Viva l’Italia” (Viva l’Italia, 1979).  La prima parte si chiude con successi quali “L’Aggettivo Mitico” (Amore nel Pomeriggio 2001), “Il cuoco di Salò” (Amore nel Pomeriggio, 2001) e “Il Panorama di Betlemme” (Pezzi, 2005).

La parentesi ad effetto, il punto cruciale che anticipa la chiusura del concerto è rappresentato dalla poesia quale è “Generale” (De Gregori, 1978): resa in versione unplugged, chitarra, voce, occhiali scuri col cappello, giacca, maglia e pantalone nero ti lascia assaporare l’idea che la poesia vive nella mente e nel cuore delle generazione passate, presenti e future; se una canzone non tramonta mai allora chi l’ha composta può essere davvero definito un artista.

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Francesco De Gregori | © Giuseppe Cacace/Getty Images

E si prosegue alla volta di “Finestre Rotte” (Per Brevità chiamato Artista, 2008), “Bellamore” (Canzoni d’Amore 1992), “La Casa” (Calypsos, 2006), “Un Guanto” (Prendere e Lasciare, 1996), “Sempre e per Sempre” (Amore nel Pomeriggio, 2001). Sul finire della canzone “Santa Lucia” (Buffalo Bill, 1976) il vate romano intona con il fischio le note iniziali della canzone “Com’è Profondo il Mare” del compianto amico ed artista Lucio Dalla mentre l’Alcatraz si lascia andare ud un applauso senza fine.

L’altro pezzo unplugged è “Vai in Africa, Celestino” (Pezzi, 2005), un piccolo passo in avanti con “Showtime” (Sulla Strada, 2012) per arrivare all’incantevole “Rimmel” (Rimmel, 1975). E’ il momento della presentazione della band composta da Elena Cirillo (Violino e cori), Guido Guglielminetti (Basso), Alessandro Arianti (Pianoforte, Tastiere, Fisarmonica), Paolo Giovenchi (Chitarra), Lucio Bardi (Chitarra), Alessandro Valle (Pedal Steel Guitar) e Stefano Parenti (Batteria) prima di chiudere con “La Donna Cannone” (La Donna Cannone, 1983), “Buonanotte Fiorellino” (Curve nella Memoria, 1983) e “If you see her, say Hello”.

Due ore e 15 minuti di concerto, una vita cantata in musica, qualche speranza ancora da riaccendere ma la consapevolezza che il “padre dei cantautori” italiani ha ancora qualcosa da dire. L’unica nota stonata è non essere stati fisicamente presenti.

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