Florence And The Machine: dichiarazioni shock su “Shake It Out”

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Florence Welch
Florence Welch | © Kevin Winter/Getty Images

Florence and The Machine ha rivelato che il suo nuovo singolo “Shake It Out” è stato scritto durante un momento di post-sbornia. La cantante ha spiegato che è stato davvero particolare in quanto solitamente è abituata a scrivere canzoni nei momenti di cosiddetto malessere ma “Shake It Out” ha avuto un trattamento ancora più speciale. La cantante ha proseguito spiegando che una canzone come “Cosmic Love” è stata scritta in un momento in cui non ti senti proprio al massimo della forma e ciò aumenta il processo creativo che, però, deve essere in una costante ricerca.

Florence Welch
Florence Welch | © Kevin Winter/Getty Images

Florence and The Machine ha poi parlato di Beyoncé; ricordiamo che la ballerina e cantante, ora in dolce attesa, durante le molte interviste promozionali per “4” ha più volte ribadito che la rossa cantante è un suo punto d’ispirazione del disco. Ecco quali sono state a riguardo le parole di Florence Welch: “My dad phoned me to tell me Beyonce had said she’d been influenced by me. So I was intently listening to that album to see where she was influenced (by me). My favourite song on that album is ‘Countdown'”.

La canzone dunque preferita da Florence Welch della sua illustre collega è proprio quella Countdown che vi abbiamo presentato qualche giorno fa e già al centro delle polemiche per il plagio della coreografia. La musicista indie rock ha precisato che ritiene Beyoncé l’esempio lampante di bellezza e bravura, unite in una sola persona, concludendo dicendo che è davvero una magnifica persona.

A quanto pare siamo in un momento davvero dove il buonismo si sta sprecando ma, non avete nostalgia anche voi delle cosiddette azzuffate mediatiche fra i divi del rock? In attesa di ascoltarci il nuovo lavoro targato Florence Welch, in uscita il 31 ottobre 2011 e anticipato dal primo singolo ufficiale “Shake It Out” e dal singolo promozionale “What The Water Gave Me”, concludo ricordando di segnare nel cosiddetto calendario dei dischi da ascoltare “Ceremonials”.

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