Chi sono i fiN? Sicuramente una delle più promettenti band del Regno Unito. Di loro, in madre patria, ne stanno parlando molto e colti dall’entusiasmo dei fan pervenutoci sul nostro profilo di Twitter, abbiamo deciso di dare spazio ai fiN cercando di approfondire meglio la loro musica. Nati musicalmente qualche anno fa, la gavetta live ha forgiato i fiN che nel corso della loro carriera hanno avuto il piacere di aprire i tour di Muse, The Kooks, Incubus e Feeder, solo per citarne alcuni. Seppur la carriera di fiN sia ancora all’inizio, questa giovane band, che sta portando avanti il proprio cammino musicale unicamente con le proprie forze, ha ricevuto già diverse soddisfazioni come le numerose visualizzazioni su YouTube e le già citate performance davanti a migliaia di persone.
La band si è formata nel 2009 grazie a quattro amici di Wandsworth: Luke Joyce (voce), Jonny Garner (chitarra), Simon Harding (batteria) e Kerry Lambert (basso). Il punto di forza dei fiN è una miscela musicale che ricorda molto celebri band rock del passato e del presente, soprattutto per quel elemento immancabile di alternative rock profondamente distintivo ma, in questi casi, scomodare paragoni importanti non sarebbe proficuo per nessuno. Perché quando si parla di una band ancora agli inizi è essenziale cercare di riconoscere l’originalità, tratto distintivo che può decretare o meno il successo futuro.
Supportati dal singolo di debutto “The Artisan”, i fiN hanno rilasciato numerosi singoli da “Everybody Dies Alone” passando per “Twenty Three” e “Life Is Wasted On The Living”. La formazione ha pubblicato il materiale avvalendosi di una propria etichetta, la Artisan Records. La storia dei fiN profuma proprio di questa voglia e capacità di creare e realizzare un prodotto che sia unicamente loro, senza molti intermediari (vedasi l’appena citata Artisan Records). Il 25 Marzo 2013, i fiN pubblicheranno esclusivamente online (iTunes e altre piattaforme unicamente online), la prima vera raccolta che sarà composta da alcuni singoli già conosciuti ma anche da brani inediti e da del materiale bonus. Ambiziosi ma nello stesso tempo molto umili e sicuramente musicalmente interessanti, il cammino dei fiN è solo all’inizio ma noi non abbiamo alcuna intenzione di farcelo sfuggire. “Life Is Wasted On The Living”, questo il titolo della raccolta, è stato registrato dalla stessa band e mixato da Adrian Bushby, un nome imponente all’interno dell’ambiente musicale, il quale in passato ha lavorato con artisti come Two Door Cinema Club, Foo Fighters e gli stessi Muse.
“An indie band with anthemic ambitions. Plenty of box-‐ticking” [The Guardian]
“As sure fire a success as any I’ve heard since Muse” [Music Week]
Così li ha presentati The Guardian e Music Week, così li presentiamo noi di MelodicaMente.
fiN – “Life is wasted on the living”. L’analisi traccia per traccia
S’inizia con “The Artisan”, brano che in qualche modo li rappresenta in toto. Si tratta di una canzone quasi interamente strumentale che introduce l’ascoltatore all’interno del disco. Il brano ricorda profondamente le sonorità del passato, quasi fosse un sottofondo da relax. Si passa alla seconda traccia “It Changes Everything” molto British-style. Un sound che ricorda vagamente quello degli Arctic Monkeys ma più soft, una ballata affascinante che porta avanti sempre quel relax introdotto da “The Artisan”. “Rapture” alza il tono proponendo una ritmo più sostenuto con un “classico” ritornello soft-rock. Il brano ricorda il sound dei Foo Fighter in una versione meno rock e più armonica. “Twenty Three” inizia potente e aggressiva e così prosegue per tutti gli oltre tre minuti. “Eve” è la ballatona necessaria in un qualsiasi album. Ecco “Life is Wasted on the Living”, sicuramente uno dei brani maggiormente riusciti, un rock molto moderato ma trascinante e sapientemente costruito proprio per attirare l’ascoltatore. Una canzone che non si dimentica tanto in fretta.
Siamo circa a metà raccolta. Traccia numero sette “Where Are You Now”, un brano totalmente acustico voce e un accompagnamento musicale molto minimale. Una ballata intima e delicata.
“Lucky You” è un altro cavallo di battaglia della formazione che riprende i suoi consueti ritmi. Il brano si muove in un equilibrio costante fra dolce armonia e un ritmo più corposo. Una canzone che rappresenta in toto il suono dei fiN assieme alla già citata “Life is Wasted on the Living”. Proprio questi due brani sembrano essere i più rappresentativi della musica dei fiN: un sound trascinante, equilibrato, molto limpido ma nello stesso tempo accattivante.
“The Truth Lies In Honesty” è supportata da una gran ritmo che fa ballare l’ascoltatore. Una canzone molto immediata, con uno dei migliori ritmi dell’intera raccolta. Certamente un brano su cui puntare, interessanti anche i cori oltre che al già citato impatto ritmico che rende la canzone suadente e seducente. “Ribbons” prende ancora la strada della ballata ma in modo più profondo e invitante. C’è quel clima di “relax” che abbiamo già sottolineato nella prima parte della raccolta. Questi brani dei fiN fanno venir voglia di una camminata in solitudine sulla spiaggia quando scende il tramonto.
“Everybody Dies Alone” in realtà andrebbe solo ascoltata, c’è ben poco d’aggiungere: “Time will take us all/No exception to the rule / It’s the only thing i am still running from / Everybody dies alone / Everybody dies alone / It’s the only thing i am still running from / Start believing or start retreating”. Non perdetevi anche il video della canzone, un balletto proprio sulle note dei fiN, rilasciato nel Maggio scorso. Si conclude con la bonus track “5am” pura voce con un accompagnamento musicale minimale. Puro brano acustico.
In definitiva, dopo tante parole, possiamo dire che la raccolta dei fiN ci ha stupito piacevolmente: una voce che si dimostra sicura e mutevole, adatta per diverse tipologie di canzoni. Seppur siano ancora tutto sommato agli inizi ai fiN non sembra mancare nulla. Il percorso è già segnato. Avanti così e ne sentiremo parlare ben presto di loro. Brani potenti e musicalmente avvincenti si amalgamano con altri di pura voce, in un mix che risulta molto ben pensato e realizzato. Un ottimo prodotto musicale “Life is wasted on the living”.