Fede e gli Infedeli: “Siamo lontani dal tifo musicale”

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Fede e gli Infedeli | Sito dell'artista

Da poco si è affacciato sulla scena musicale italiana un nuovo gruppo dal titolo misterioso ed accattivante, Fede e Gli Infedeli, che si sono presentati al pubblico con un singolo molto particolare dal titolo “Il frutto proibito“. Noi di MelodicaMente abbiamo deciso di intervistarli.

1) Partiamo con la prima domanda andando ad indagare proprio sulla scelta del nome del vostro gruppo, “Fede & Gli Infedeli”: è solo un gioco di parole o c’è davvero qualcosa di infedele nella vostra musica e nel vostro essere musicisti?

Ci piaceva mettere in contrasto la parola Fede (diminutivo del mio nome o sinonimo di Credo religioso) con la parola “Infedele” che può essere riferita alla Religione, alla vita coniugale ma anche alla coerenza, in questo caso musicale… poi, purtroppo, ho scoperto un’altra accezione possibile: siamo in 9, e i miei musicisti sono spesso impegnati anche in altri progetti e averli tutti insieme non è facile… quindi devo dire che un po’ “infedeli” lo sono anche a me!

2) Siete un gruppo che fa dell’eterogeneicità e dell’arte del miscuglio uno dei suoi punti di forza, come si deduce dall’ascolto del vostro disco “Gita per bambini”. Come vi ponete nei confronti delle “etichette” musicali?

Come puoi immaginare siamo un bel po’ insofferenti rispetto all’ortodossia dei generi, siamo lontani dal “tifo” musicale, politico o religioso ma ci piace attraversare i generi in libertà, voglio peraltro sottolineare che differentemente da un gruppo come Elio e le storie Tese (che stimiamo ed ammiriamo), il nostro atteggiamento non è “parodistico”, alla Zappa per intendersi, ma anzi interpretiamo ogni genere musicale come se fosse l’unico da noi praticato, salvo passare nel brano successivo a, citando Monty Python, “qualcosa di assolutamente differente”…

3) Federico, tu hai lavorato come compositore per il cinema per molti anni, riuscendo a trovarti a fianco di regista come Salvatores e Vanzina vincendo premi come il Ciak d’oro, il Globo d’oro, il Nastro d’argento e venendo candidato due volte al David di Donatello. Cosa ti porti dentro di quella esperienza?

Be’ posso dire che Gabriele è stato davvero il mio “mentore”, mi ha introdotto nel mondo del Cinema dalla porta principale: la prima musica originale che scrissi nel 1991 fu quella per il suo “Puerto Escondido”, da quel momento sono entrato in un “tunnel” di grandi soddisfazioni dal quale, fortunatamente non sono ancora uscito, infatti sto lavorando come compositore a parte delle musiche originali del suo prossimo lavoro “Il ragazzo Invisibile” e una nuova canzone di Fede & gli Infedeli accompagnerà i titoli di coda del film.

Fede e gli Infedeli | Sito dell'artista
Fede e gli Infedeli | Sito dell’artista

4) Da poco è uscito il vostro singolo, “Il frutto proibito”, un brano che parla dell’amore omosessuale in maniera diversa dal solito e che nel video vede la partecipazione dell’attore Diego Abatantuono. Raccontaci un poco sia la canzone che il video.

La cosa da premettere è che Diego è uno degli autori della canzone, infatti il tema melodico proviene da un brano strumentale che avevo scritto per la prima opera da regista di Abatantuono, “Area Paradiso” uno sceneggiato tv di due ore in cui Diego interpretava anche il ruolo di un benzinaio che viveva sperduto fra le colline toscane ascoltando musica un po’ datata, così scrissi 4 temi strumentali in stile “retrò” uno di questi era ” Il frutto proibito” a Diego piaceva così tanto che abbiamo deciso di metterci un testo che parlasse di un’ appassionata e tormentata storia d’amore… il risvolto , per così dire, moderno è dato dal fatto che questa relazione è fra due uomini, ed e così che abbiamo deciso che ad interpretare il video saremmo stati proprio noi due!

5) Come gruppo siete nati nel 2011 ma vi conoscevate già da tempo visto che avete collaborato per la realizzazione di colonne sonore. Quale è stata la molla che ha fatto scattare la voglia di mettersi in discussione come gruppo? Come è nata la stesura del disco? Come quella dei testi?

Le mie composizioni arrivano da situazioni molto diverse fra loro :alcuni brani sono direttamente temi di film per cui ho scritto le musiche originali (Sud 2013 da Sud e Lisa mobile da Nirvana, entrambi di G.Salvatores), altri sono canzoni che avevo nel cassetto da tempo (insensibilità, Libertà negate), poi ci sono canzoni molto recenti (avidamente,pum-pum-pum, die verboten obst) e infine altre (dark bocca e tango infedele) nascono dalla “costola” di cose che avevo precedentemente scritto, solo in forma strumentale. Tutta questa roba, nella mia mente, doveva assolutamente trovare una collocazione comune, è stato facile spiegare e far capire ai ragazzi che dovevano diventare i miei “Infedeli” per raggiungere questo scopo.

6) Nel disco parlate molto dei conflitti che si possono generare sia fuori che dentro di noi e della voglia di libertà in varie sfaccettature, rivisitando in alcuni casi colonne sonore di film. Come è nata la stesura dei testi?

Credo che quando fai arte o, semplicemente, comunichi il requisito fondamentale sia l’onestà, intesa come “fare quello che si sa fare”, i miei testi parlano fondamentalmente di me, di quello che sento, dei miei limiti e dei miei conflitti, interiori e di relazione, spero che quello di cui parlo nelle mie canzoni possa essere compreso da altri che, magari, condividono la mia sensibilità.

7) Ora è uscito il disco, ora c’è il tour… cosa c’è però nel futuro dei Fede & Gli infedeli? Continuerai a svolgere l’attività di Disk Selecter?

Sto buttando giù cose nuove e presto vorrei andare presto andare in studio per costruire il materiale del nostro prossimo album, oltre a questo è in imminente uscita il nostro secondo video: “Pum- PUm-PUM” un omaggio ai film horror-trash degli anni ’80 (“La Casa”, Non aprite quella porta”, etc.), ce lo presenta in esclusiva Radio Dee-Jay TV il prossimo weekend, un video in puro stile “Infedele”, un video che vi sorprenderà!

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