Fatte e rifatte : “Yellow” dei Coldplay

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Coldplay - Yellow - Artowork

Siamo ritornati con “Fatte e rifatte“, la rubrica aperiodica sul mondo delle cover. Questa volta non ci muoviamo così tanto indietro nel passato  e spostiamo l’ago della macchina del tempo al 2000, più precisamente il 26 Giugno, quando esordisce sul mercato inglese “Yellow“, il singolo che ha fatto conoscere i Coldplay al mondo entrando direttamente in quarta posizione nella classifica inglese dei top 10 singoli.

coldplay yellow
Coldplay - Yellow - Artowork

Il singolo, vincitore degli NME 2001 come miglior singolo e dei Grammy Awards nel 2002 come “Best rock song” e “Best rock song from a duo or a band“, fu accompagnato da un video filmato lungo la Studland Bay, vicino a Swanage, in Inghilterra e vede Chris Martin che canta la canzone camminando e correndo sulla spiaggia diretto da James & Alex di The Artists Company.

Nonostante la recente pubblicazione, il pezzo ha già al suo attivo un buon numero di cover registrate da vari gruppi: andiamo a scoprire le più importanti.

Cominciamo con la cover di Jem, cantante britannica che ne ha registrato una versione nel 2009 per la compilation “Sweethearts“, cover solo piano e voce, molto emozionante.

La seconda cover che ascoltiamo è quella della cantante e pianista statunitense Sara Bareilles che ne esegue una versione live, armata solo del suo pianoforte.

La terza cover che vi propongo è la ormai immancabile cover a cappella, questa volta dei Scala & Kolacny Brothers, coro femminile belga diretto da Stijn Kolacny e accompagnato al piano da Steven Kolacny.

La quarta è una cover anch’essa a cappella, ma stavolta di un coro maschile americano, gli On the Rocks che vengono dall’Università dell’Oregon e che riescono a stupire.

La quinta cover è della cantanta Tanya Chua, originaria di Singapore e che riesce a cantare con una dolcezza trasformando la canzone quasi in una carezza.

Chiudiamo questa nostra rubrica con l’ultima cover affidata ad un duo, la cantante e violinista Petra Haden e il chitarrista jazz Bill Frisell, che la trasformano in un pezzo pop dal sapore molto “USA”.

E con questo ultimo pezzo noi abbiamo concluso, non resta che farci sapere cosa vi sia piaciuto e cosa no. Noi vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata.

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