Benvenuti di nuovo alla nostra rubrica aperiodica sul mondo delle cover. Questa volta andiamo a cercare le cover di un pezzo che ormai è considerato un caposaldo della storia del rock, ovvero “Nothing else matters” dei Metallica.
“Nothing Else Matters” è il terzo singolo estratto dal quinto album in studio dei Metallica, dal nome “Metallica“; pubblicato il 20 aprile 1992, la canzone raggiunge la posizione numero 11 nella Billboard Mainstream Rock Tracks chart e le prime 10 posizioni in moltissimi altri stati (in Italia è stata disco d’oro) ed è uno dei brani più noti della band californiana, tuttora ascoltatissima. In Italia il singolo è stato certificato disco d’oro da FIMI.
Questa canzone ha al suo attivo almeno una quarantina di cover: cominciamo a sentire l’originale e poi facciamoci un’idea delle sue reinterpretazioni.
La prima cover che andiamo ad ascoltare è quella degli Apocalyptica, la band finlandese specializzata in cover che, armata solo di quattro violoncelli e di una batteria, ne fa una versione classica e intimista.
La seconda cover che vi propongo invece è quella della band industrial metal tedesca dei Die Krupps, che non fanno solo una cover, ma la rendono quasi un’altra canzone, come se fosse loro.
Come terzo pezzo ci spostiamo in Austria ed andiamo a sentire la versione del Vienna Boys Choir, un coro di ragazzi tra i 10 e i 14 anni, che ne fanno una versione alquanto interessante.
Siamo ormai al giro di boa, e ci rilassiamo ascoltando la quarta cover, una versione piano solo di Scott D. Davis, un pianista new age da Dixon, California.
Come quinto pezzo andiamo in Polonia a sentire la versione degli Audiofeels, un gruppo a cappella polacco che si distreggia discretamente con un successo del genere.
Con l’ultimo pezzo cambiamo completamente genere e andiamo a sentire la versione hardcore di DJ Mad Dog & The Stunned Guys, che stravolgono completamente il pezzo dei Metallica senza però renderlo troppo aggressivo.
Da parte mia io ho concluso, ora non resta che farci sapere quale cover vi è piaciuta di più (o di meno).
Un saluto a tutti e arrivederci alla prossima puntata di Fatte e rifatte: le cover come non le avete mai sentite.
Io avrei citato anche la mitica cover di Masini 😛
@Maurizio: Non so come ma ci è sfuggita 😉