Fatte e rifatte – “Io che amo solo te”, Sergio Endrigo

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Continuiamo la nostra rubrica aperiodica nel mondo delle cover facendo tappa stavolta in casa nostra ed andando a riscoprire un grandissimo successo di un artista immenso.
Parliamo del compianto Sergio Endrigo e della sua bellissima “Io che amo solo te“.
Sergio Endrigo Io che amo solo te

Io che amo solo te” è stato composto ed interpretato da Sergio Endrigo e pubblicato nel 1962 per la RCA come lato “A” di un 45 giri il cui lato “B” conteneva il brano “Vecchia balera” ed il 45 giri raggiunse la posizione numero 6 nella Hit Parade italiana nell’aprile del 1963.
La canzone poi verrà in seguito pubblicata anche nell’LP “Sergio Endrigo” e diventerà uno dei brani italiani più famosi.

La canzone ha avuto una lunghissima lista di interpreti, moltissimi dei quali cantanti di altissimo spessore a livello italiano: se volete sapere quali, non ci resta che scoprirlo insieme.

La prima cover che andremo ad ascoltare è quella di Fiorella Mannoia, pubblicata nel disco “Canzoni nel tempo” del 2007: la rossa cantante italiana ne ha tratto anche un videoclip datato 2008, videoclip dove la cantante mescola la sua splendida interpretazione alle note di un pianoforte.

La seconda interpretazione che affrontiamo è quella di Claudio Baglioni, tratta dal disco del 2006 “Quelli degli altri tutti qui“. Un’interpretazione moderna del pezzo di Endrigo, con tanto di orchestra e timpano.

Come terzo brano scelto, andiamo a sentire l’interpretazioni molto particolare e minima di Massimo Ranieri, incisa nel 2007 all’indomani della pubblicazione del suo CD “Canto perché non so nuotare…da 40 anni“. Un cantato forte e classico, senza sbavature.

Abbiamo passato il giro di boa e ci apprestiamo ad ascoltare il quarto brano, e stavolta scomodiamo un mostro sacro come Mina, che ha registrato la cover del pezzo di Endrigo nel 1968, includendola prima nella raccolta “Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina” e poi nell’LP “I discorsi“. Il brano si avvale dell’arrangiamento e della direzione orchestrale di Augusto Martelli ed è un pezzo “alla Mina”.

Come quinto brano, ascoltiamo la versione di Joe Barbieri, tratta dall’album del 2004 “In parole povere“. Una versione voce, chitarra e tromba, molto intimista, con un che di brasiliano. Una versione particolare e a suo modo toccante.

Come ultima cover, ascolteremo l’omaggio che Gianluca Grignani ha deciso di fare al pezzo di Endrigo durante uno spettacolo a Video Italia. Un’esecuzione in puro stile pop, che si discosta dalle altre ascoltate finora, con una chiave molto più moderna.

Non ci resta che augurarvi buon ascolto e chiedervi come al solito di farci sapere quale cover avete apprezzato di più. Noi ci vediamo, anzi ci sentiamo, prossimamente.

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