Fabrizio Moro racconta la vita dietro le “Sbarre”

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E’ partito lo scorso mercoledì sera, il 28 Settembre, alle ore 23.40 su Rai 2 “Sbarre”. Un docureality, così è stato definito, che per 8 puntate porterà nelle carceri italiane ragazzi borderline. Un meccanismo semplice, ma d’impatto. 8 giovani problematici, che vivono in periferie abbandonate dalle istituzioni, di fronte ad un bivio: vivere una vita apparentemente facile e comoda basata sulla delinquenza o affrontare le difficoltà senza cedere ai compromessi, allontanandosi da strade minacciose. Al centro di quella diramazione si pone un carcerato rinchiuso nel carcere di Rebibbia, una persona che ha già preso quella decisione ed è consapevole d’aver fatto un errore: l’uomo e il giovane passano insieme un intero giorno nella prigione, si confrontano, discutono per riuscire a svoltare nella giusta direzione. Apprendere dagli errori altrui per non commetterne di propri, metodo semplice, diretto, sicuramente forte ed efficace. Vi starete domandando cosa c’entra questo programma con MelodicaMente, che è un blog di musica, ma qui arriva il bello: le puntate sono accompagnate da una voce narrante ed indovinate chi è? No, non ci arrivereste mai a capirlo, perchè è uno dei personaggi italiani che più sta lontano dalla tv… Ve lo dico io, Fabrizio Moro.

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dal web
Ebbene sì, anche Moro cede al fascino dei cristalli liquidi (o del tubo catodico, per i vecchi romanticoni come me) e si butta in questo progetto dalle nobili intenzioni. Il suo ruolo non è soltanto quello di raccontare le storie, ma anche di accompagnarle di volta in volta con una canzone che ne racchiuda il significato profondo. Uno sforzo sicuramente grande è quello richiesto a questo giovane ma affermato cantante romano, che si mostra con un carattere schivo, timido, riservato. Non gli piace stare a lungo sotto i riflettori, è uno che si è fatto le ossa nei club con pochi spettatori e tutti dai volti familiari. Ma Fabrizio Moro è conosciuto anche per le tematiche importanti che spesso e volentieri sono il fondamento delle sue canzoni: l’esordio al grande pubblico è avvenuto sulle note di “Pensa” al Festival di Sanremo, una canzone dedicata a Falcone e Borsellino. Altro elemento su cui Moro basa la sua esistenza non solo professionale ma anche e soprattutto personale è la libertà, mettetelo insieme ai testi impegnati e alle difficoltà che lui stesso ha dovuto affrontare crescendo nelle periferie di Roma… et voilà, la trasmissione è servita! Il programma è appena cominciato, nuove storie dure ci aspettano addolcite da un po’ di musica, ciò che noi tutti lettori e redattori più amiamo. Musica e tv sono anche questo, un canale attraverso cui far arrivare più veloce un messaggio positivo di speranza, che ce la si può fare con fatica e determinazione. E un plauso a Fabrizio Moro.

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