Dopo cinque anni di assenza gli Evanescence sono tornati con l’omonimo nuovo album di inediti, pubblicato lo scorso Ottobre, disco che aveva debuttato conquistando il vertice della classifica USA Billboard 200, segno che il ritorno del gruppo era molto atteso dai fan e che la curiosità nei confronti di un album la cui uscita era più volte slittata, molto alta.
Il ritorno degli Evanescence era stato anticipato dal lancio di “What you Want“, singolo che aveva fatto da apripista all’ultimo lavoro della band di Amy Lee che qualche giorno prima della pubblicazione, aveva svelato in anteprima un’altra traccia, “End of The Dream“, per presentare la quale la cantante del gruppo aveva detto: “Si tratta di capire che questa vita non è per sempre, si tratta di capire come va vissuta la vita, abbraccia anche il dolore, prima che sia tutto finito. Per quanto fa male, significa solo che sei vivo. Quindi non abbiate paura di farvi del male perchè altrimenti rinunciate a vivere“.
“Evanescence” che è il follow-up di “The Open Door” (2006) disco da oltre 5 milioni di copie vendute, è stato presentato come l’album nato da un garande ed intenso lavoro di squadra che la Lee ha più volte voluto sottolineare nel corso delle interviste rilasciate in questi mesi: “ci siamo sentiti come ad una festa, è stato un ritorno a casa, una riunione di famiglia”.
Oggi, a distanza di quasi tre mesi dall’uscita del singolo “My Heart Is Broken“, gli Evanescence hanno pubblicato il video che accompagna il pezzo scritto da Amy Lee, Terry Balsamo, Tim McCord con la collaborazione di Zack Williams, musicista molto amico di Amy Lee dal cui lavoro, a sostegno delle vittime del traffico sessuale, la 30enne cantante ha detto di aver tratto ispirazione: la produzione è stata curata da Nick Raskulinecz già al lavoro al fianco dei Foo Fighters.
Il video, che vi mostriamo a seguire, è stato girato a Los Angeles con la regia di Dean Kar che ha elaborato una clip ricca di giochi di luce che accompagna lo svolgimento della storia in cui il sogno di una ragazza (Amy Lee) si trasforma presto in un incubo da quale voler fuggire.