Gli Eva Mon Amour sono una realtà ormai ben emersa all’interno del panorama musicale italiano ma MelodicaMente non si è fatta sfuggire l’occasione per poterli inserire nel progetto The Passenger dedicato alle giovani promesse della musica italiana. Gli Eva Mon Amour più che una promessa ormai sono una certezza ma è sempre piacevole poter parlare di musica che conta, musica di qualità. Nata nel 2008, la band di Velletri è composta da Emanuele Colandrea, Corrado Maria De Santis e Fabrizio Colella. Il loro percorso musicale segue le tappe classiche: s’inizia con un EP di presentazione che raccoglie i primi brani registrati dalla formazione ed assieme ad esso inizia a farsi strada la dimensione live, parte fondamentale del concetto musicale che ruota attorno agli Eva Mon Amour.
Dall’Heineken Jammin Festival si passa ai live di presentazione di “Senza Niente Addosso”, disco d’esordio della formazione pubblicato nel gennaio del 2009. Il primo singolo della band è “Indi”, proprio uno dei primi brani nati dalla mente degli Eva Mon Amour. Intanto la popolarità della band comincia a crescere sempre più, la critica di settore ne parla così come il pubblico inizia incuriosito ad ascoltare il sound di questi tre ragazzi che sembrano avere le idee molto chiare. Sempre assieme alla 29Records, gli Eva Mon Amour nel 2009 pubblicano “La doccia non è gratis”, disco che ha una gestazione molto breve in quanto pubblicato a pochi mesi di distanza dal precedente disco. Il percorso musicale degli Eva Mon Amour è ancora un’intricata e piacevole scoperta. Nel 2011 la band pubblica “La malattia dei numeri”, un EP che contiene 5 nuovi brani e che è in qualche modo la base di partenza per il nuovo disco “Lo specchio e l’aspirina”. Uscito il 16 ottobre per ALaBianca/Warner e prodotto da 29Records, la band ha dato alle stampe questo nuovo disco contenente dieci brani arricchiti dalla presenza artistica di Fabio Fraschini al basso e di Rodrigo D’Erasmo al violino.
A Tu per Tu con Eva Mon Amour
Ecco la nostra intervista con gli Eva Mon Amour che si sono prestati a far conoscere la loro musica anche al pubblico di The Passenger e di MelodicaMente.
1. Siete partiti da “Senza niente addosso” proseguendo il vostro percorso artistico con “La doccia non è gratis” arrivando sino al nuovissimo disco “Lo specchio e l’aspirina”. Cosa rappresentano per voi questi tre progetti discografici nelle loro diversità e somiglianze? Raccontateci la vostra visione riguardante questi tre dischi.
E’ difficile parlare di un intero percorso artistico perché spesso ogni singolo disco ha un punto di partenza, cambi di vento, cicatrici e tatuaggi che vengono fuori. Potremmo però parlare di questi tre dischi, insieme anche all’Ep “La Malattia dei numeri”, come delle scelte che abbiamo fatto in questi anni, una sorta di cammino di Santiago in primavera senza gli antistaminici nello zaino. In comune hanno l’esigenza di provare a scoprire come siamo fatti, ovviamente noi per primi, come ci piace vestire quando non ci guardiamo. “Senza niente addosso” potrebbe essere un armadio in disordine, la messa a fuoco dei colori,” La doccia non è gratis” invece una semplice maglia che hai comprato tempo prima e nella quale non ti sei mai ritrovato così bene prima di quell’istante e “Lo specchio e l’aspirina” potrebbe essere quel paio di scarpe che calzi da anni, anni passati a consumarle al punto giusto e che adesso senti molto più adatte al tuo modo di camminare.
2. Nel corso della vostra carriera avete avuto il piacere e l’onore di collaborare con musicisti molto in vista della scena indipendente e non solo, un esempio fresco è quello di Rodrigo D’Erasmo. Com’è collaborare con diverse personalità della scena musicale? Avete mai incontrato difficoltà nel raggiungere un obiettivo comune magari per le diverse visioni artistiche?
La collaborazione con Rodrigo non ha incontrato intoppi. Ci conosciamo da anni e l’idea della sua partecipazione viene anche da una stima personale oltre che artistica. Quando sono presenti le due cose insieme, l’obbiettivo si raggiunge spesso con il massimo della naturalezza perché eventuali differenze non fanno altro che arricchire il tutto. La stessa cosa è successa con Fabio Fraschini, che ha partecipato sempre all’ultimo disco registrando il basso su tutti i pezzi.
3. Siete stati inseriti al primo posto della classifica Keep On delle migliori band italiane per quanto riguarda la dimensione live. Cosa rappresenta per gli Eva Mon Amour la dimensione del concerto?
Il palco è il posto dove ci siamo conosciuti e a cui siamo quindi legati in particolar modo. Rappresenta per noi un luogo dove la personalità e le intenzioni delle canzoni che suoniamo (così come le nostre) riescono a venir fuori in modo netto, sudato, direi nel migliore dei modi. Ci piace pensare al live come a un momento di condivisione tra noi e i presenti e la condivisione si sa è fatta di dare e avere. E’ questo alla fine che cerchiamo nei nostri concerti, la formula perfetta, diversa di volta in volta, per far si che questo scambio ci sia, che tutto questo accada e che rimanga la voglia alla fine di farlo ri-accadere.
Eva Mon Amour – “Lo specchio e l’aspirina”: l’ascolto
Siamo davvero certi che la sperimentazione sia sempre un bene? Forse no. Gli Eva Mon Amour dopo le ottime prove di “Senza niente addosso” e “La doccia non è gratis” hanno dato alle stampe “Lo specchio e l’aspirina”, un album di puro indie rock delizioso. Una delle canzoni più incisive e che non si stacca dalla memoria facilmente è “Pensare fa male alla pelle” ma anche “Lo specchio e l’aspirina” di certo non scherza. I brani degli Eva Mon Amour hanno il pregio di essere profondamente orecchiabili e melodici. Si passa dalla classica ballatona alternativa passando per canzoni dal piglio più movimentato. La band propone inoltre testi che non abbandonano l’ascoltatore facilmente, complice un italiano reso immediato. Il percorso evolutivo della formazione è netto, si nota una pulizia del suono molto più vistosa e anche una cura maggiore ai dettagli. Tutto sta crescendo musicalmente dai primi Eva Mon Amour e non si può far altro che seguire il percorso musicale della formazione con curiosità. Gli Eva Mon Amour condiscono il tutto con un personale piglio scanzonato ed ironico.
Spesso ci ritroviamo a parlare dell’indie di matrice internazionale ma gli Eva Mon Amour promuovono un personale indie rock con inserti folk che non ha nulla da invidiare a quello di nomi maggiormente blasonati. Tutto sembra così semplice ma nello stesso complesso nel sound degli Eva Mon Amour contraddistinto da un assetto acustico ben congegnato unito a testi pungenti e perfettamente a fuoco. Fra nostalgia, disillusione, ironia e una maestria nell’utilizzo delle parole, gli Eva Mon Amour si consacrano come una delle più interessanti realtà del nostro paese. Vi invitiamo a non perderveli, non ricapita spesso di ascoltare una discografia così ben fatta e convincente.
per meglio vivere, per non confondere
per non imbattersi in soluzioni stupide
per tutto il vento delle tue nuvole
vietato avere più di tre regole
[Lo specchio e l’aspirina]
Ascolto in streaming di “Lo specchio e l’aspirina” – Eva Mon Amour
Soundcloud “29 Records”