Eugenio Finardi è nel gruppo degli artisti che concorreranno nella sezione Big, alla 62esima edizione del Festival della Canzone Italiana: la partecipazione del cantautore milanese a Sanremo 2012 era stata accompagnata da una performance su Repubblica.tv nella sezione Music Corner con la quale Finardi ha omaggiato la musica blues e Amy Winehouse che ha descritto come “una stellina che il blues ce l’aveva molto forte. Forse troppo per il suo bene” dedicandole un brano.
Il brano che Eugenio Finardi eseguirà sul palco del teatro Ariston, che calcherà per la prima volta dopo le partecipazioni del 1983 e del 1999, è intitolato “E tu lo chiami Dio” e affronta il tema della spiritualità descritta come bisogno fondamentale dell’Uomo e del rispetto ad essa dovuto a prescindere da quale declinazione religiosa o filosofica si scelga. Un pezzo impegnato che affronta un tema delicato in relazione al quale Finardi dice: “La necessità di dare un senso alla nostra vita ancor più se non credenti, diventa un imperativo sempre più urgente nel complesso tempo in cui viviamo”.
Per la serata “Viva l’Italia nel mondo“, quella del giovedì didicata alle canzoni italiane famose nel mondo Eugenio Finardi duetterà con la raffinata cantante israeliana Noa sulle note del brano “Torna a Sorrento – Surrender”, portata al successo in lingua inglese da Elvis Presley.
In concomitanza con il Festival di Sanremo il cantautore pubblicherà “Sessanta” (Cramps – Edel Italia) un nuovo album che conterrà anche il brano sanremese “E tu lo chiami Dio” per il quale Finardi veste i panni, oltre che di cantante, anche di editore e produttore in partership con la Cramps e la Edel, etichette indipendenti che lo hanno già accompagnato in passato nelle sue ricerche musicali.
Il ritorno di Eugenio Finardi sul palco di Sanremo arriva dopo anni intensi e pieni di nuove esperienze musicali: dal Fado al Blues, dalla Musica Sacra al Teatro di prosa fino al progetto di Classica Contemporanea realizzato con il prestigioso ensemble Sentieri selvaggi, “Il Cantante Al Microfono” per il quale Finardi ha vinto il Premio Tenco nel 2008. Nel 2010 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano insieme all’ensemble Entr’acte che lo invita ad interpretare la voce narrante ne “La Storia del Piccolo Sarto” di Tibor Harsany.
A Gennaio 2011 è uscito “Spostare l’orizzonte. Come sopravvivere a quarant’anni di vita rock“, il primo libro del cantautore (edito da Rizzoli), scritto con Antonio G. D’Errico, e più tardi è stato invitato ad aprire il Concerto del 1^ Maggio sulle note con la versione rock dell’Inno di Mameli.