E’ il caso di dirlo: “è proprio ‘na Black Tarantella”. Parafrasando il nuovo lavoro di Enzo Avitabile, napoletano classe 1955, sassofonista e cantautore di impronta jazz con infusi soul blues e funk che si possono apprezzare come chiave distintiva in tutti i suoi lavori. Dal primo del 1982 “Avitabile” pubblicato sotto etichetta EMI, passando per “S.O.S. Brother” del 1986 sempre etichetta EMI e “Salvamm ‘o munno” del 2004, si può apprezzare in crescendo l’iter artistico di Avitabile sempre impegnato alla ricerca di nuovi suoni da amalgamare creando un’alchimia unica tra la musica popolare napoletana (la tarantella) – sempre apprezzata nel mondo – e le influenze sonore che ha ricevuto dalla musica che ascoltava quando era giovane da James Brown a Tina Turner. Non a caso è molto amico dello stesso Pino Daniele, napoletano anche lui classe 1955, ed insieme partorino le musiche per uno dei lavori più belli di Daniele pubblicato sotto etichetta EMI: l’album “Terra Mia” del 1977 che molto rimanda alle sonorità presenti in questo nuovo lavoro di Enzo Avitabile.
Le ragioni che hanno condotto Avitabile a concepire questo nuovo lavoro, le ha spiegate lui stesso in occasione dell’incontro tenutosi lo scorso mercoledì 4 Aprile 2012 a La Feltrinelli di Piazza dei Martiri di Napoli in cui l’artista ha avuto modo di presentare al pubblico presente in sala il suo nuovo album con la partecipazione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, accompagnato dal produttore Andrea Aragosa e dal produttore discografico Paolo Dossena, nonchè amici di sempre. Sembra doveroso specificare che il pubblico presente era lì per ascoltare un estratto della musica targata Made in Naples, e l’atmosfera creata era davvero sublime; anche il Sindaco De Magistris si è abbandonato ad alcune confessioni, dichiarando che egli stesso a differenza di alcuni suoi colleghi che per essere in tono davanti al pubblico assumono sostanze non ben specificate, quando è in procinto di prendere decisioni importanti e a tratti complicate, inserisce un cd ed ascolto buona musica perchè “aiuta nella concentrazione – NdR”.
Sostanza e Contenuti di Black Tarantella:
il corpus dell’opera si cela dietro lo stesso nome: Black Tarantella è un linguaggio popolare di stampo napoletano; attenzione però a non cadere in facili e scontate conclusioni, dal momento che è facile pensare che la contrapposizione di questi due nomi lasci intendere la fusione tra il tipico saound popolare napoletano e i più conosciuti suoni della musica black, targata America. Al contrario, volutamente Enzo Avitabile ha utilizzato questo nome per trasportare l’ascoltatore nel quotidiano, nelle storie di vita vissuta, dove spesso e volentieri si afferma “…stà situazione è proprio na tarantella” per il sempre più complicato panorama sociale che si presenta dinanzi ai nostri occhi, unito all’altro uso comune del linguaggio quale “…la vedo prioprio black” indicando la complessità delle situazioni del quotidiano per la mancanza – seppur apparente – di prospettive positive e prolifere sul futuro. Non a caso, il lavoro cerca di trasportare l’ascoltatore al presente cercando di renderlo partecipe della vita quotidiana perchè “…’o bbene tuoje, è anche quello degli altri”. Anche il Sindaco De Magistris afferma: “Per i napoletani la musica di Enzo è un bene comune da preservare – ha dichiarato il primo cittadino – Per me è una ricarica di ottimismo e di energia nei momenti più difficili. La musica ha un valore sociale e politico molto importante: libera il pensiero, aiuta a ragionare, spinge all’azione. In Black Tarantella Enzo esprime il concetto di appartenenza alla propria terra nella sua accezione più positiva, il suo è un contributo importante per il riscatto di questa terra– NdR”. Ma di certo sembra riduttivo inquadrare quest’opera nella sola realtà napoletana di città e provincia: è un’opera universale diretta a chiunque abbia voglia di ascoltare il messaggio che si cela nei testi (di cui all’interno della copertina sono riportati in napoletano, italiano ed inglese) tesa a prendere per mano tutti, senza distinzione di razza, sesso, religione, età.
“Black Tarantella”: Cd e Copertina
Numerose collaborazione con artisti italiani di fama internazionale ed artisti internazionali, proprio per lasciar intendere l’universalità dell’opera. E’ un cd di dialoghi e non di duetti, un omaggio a tutte le terre comuni al mondo in cui si vivono disagi di ordine sociale, nel senso che esiste un tema comune sia letterario che artistico concepiti e attuati dallo stesso Avitabile che avanza verso il futuro cercando di trasmettere e lasciare un messaggio. Tredici brani, di cui undici inediti e due rivisitazioni: “Mane e Mane” con la partecipazione di Daby Tourè e “Soul Express” con la partecipazione di Toumani Diabatè e Mauro Pagani, annoverati tra i maggiori successi nella trentennale carriera di Enzo Avitabile. Tra i compagni di viaggio non dimentichiamo gli amici di sempre, i Bottari di Portico. Tra gli altri ricordiamo l’amicizia quarantennale con Pino Daniele che ha partecipato al pezzo di apertura “E’ ancora Tiempo” con il tocco inconfodibile della sua chitarra e la sua voce in falsetto; tra l’altro ricordiamo che nel cd “La Grande Madre” di Pino Daniele uscito lo scorso 20 Marzo (stesso giorno della pubblicazione di “Black Tarantella”) il pezzo “O’ Frà” vede la collaborazione dello stesso Avitabile affrontando il tema della Parlèsia. Altra importante collaborazione vede la presenza di Francesco Guccini, contattato dallo stesso Avitabile per la stesura del pezzo “Gerardo Nuvola ‘e Povere”; curioso aneddoto raccontato dall’artista ci svela che Guccini all’inizio era un pò perplesso dal momento che da oltre due anni non scriveva niente: ebbene trasferendo un intero studio di registrazione nella casa di Guccini, è riuscita questa collaborazione che vede “Guccio” cantare una parte in dialetto modenese. Ancora, il volo a Londra per collaborare con Bob Geldof nella canzone “Suonn’ ‘a Pastell'” e le gite sull’Etna per collaborare con Franco Battiato nella canzone “No è No”. Altre collaborazioni vedono la partecipazione di David Crosby in “E ‘a Maronn’ accumparett’ in Africa” e Raiz in “Aizamm’ na mana” e dei Co’ Sang con il pezzo “Mai cchiù”.
“E’ ancora Tiempo” ft. Pino Daniele: pezzo di apertura, con un arpeggio di chitarra che vede alla voce Enzo Avitabile e Pino Daniele, con quest’ultimo alla chitarra elettrica il cui tocco è inconfondibile. Un dialogo tra i due che avvolge l’ascoltatore trasporato da questa melodia dai suoni meridionali.
Aizamm na Mana ft. Raiz: la tarantella napoletana la si può apprezzare in questo pezzo; un invito ad alzare una mano per cambiare le carte in tavola (traduzione dell’espressione radical chic “non mollare”). Racchiude in se tutto il sound di tutti i sud del mondo.
Gerardo Nuvola ‘e Povere ft. Francesco Guccini: mandolino, chitarra e batteria; altro pezzo parlato che esemplifica la storia di un operaio che parte dal Sud per dirigersi al Nord nell’intento di cercare lavoro; sublime contrapposizione tra la voce meridionale di Avitabile e quella inconfondibile settentrionale di Francesco Guccini.
Mane e Mane ft. Daby Tourè: pezzo storico di Avitabile, riproposto con la collaborazione di Daby Tourè; arpeggio di chitarra e la batteria che ne delinea la struttura; nulla in più, il resto lo svela l’ascolto del pezzo.
Elì Elì ft. Enrique e Sole Morente: sax, arpeggio di chitarra, timpano e tamburo della batteria che ne delineano la struttura.
Nun è Giusto ft. Idir: ballata travolgente; chitarra basso e batteria e gli spezzoni di sax che ne delineano il ritmo.
Suonn’ a Pastell’ ft. Bob Geldof: ballata che si apre con un solo di sax suonato di diritto dallo stesso Avitabile, e la voce blues di Bob Geldof; già in rotazione musicale nella maggiori radio italiane.
Mai cchiù ft. Co’ Sang: pezzo che merita attenzione particolare; il rap del gruppo Co’ Sang, napoletani anche loro d’origine, e i Bottari di Portico inetnti a trasferire il ritmo al pezzo. Chitarra e voce rap di Enzo Avitabile. Un bell’esperimento.
‘A nnomme ‘e Dio: una ballata che si lascia apprezzare per il contenuto letterario su base blues.
No è No ft. Franco Battiato: base pop-blues che lascia apprezzare come un fulmine a ciel sereno la voce anche qui incofondibile di Franco Battiato; palesi le sonorità meridionali che appartengono ad entrambi.
E ‘a Maronn’ accumparett’ in Africa ft. David Crosby: pezzo in collaborazione con David Crosby (di Young, Crosby, Still & Nash) tutto da gustare con l’inconfodibile arpeggio stile english di Crosby.
Nun vulimm’ ‘a Luna: ballata di denuncia sociale, sax, batteria, tastiere e chitarra concepita in toto da Enzo Avitabile. Richiama molto alcuni vecchi lavori, come una sorta di rivisitazione.
Soul Express ft. Toumani Diabatè e Mauro Pagani: annoverato tra i maggiori successi della carriera di Avitabile è stata proposta questa rivisitazione del 2012 a dir poco sublime e trascinante. Tutta da gustare.
Il resto più sembrare superfluo. Per gustarlo in toto bisogna ascoltarlo. La musica è un linguaggio universale, anche se in dialetto.
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