Elvenking: “Era”. La recensione

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Elvenking - Era - Artwork

Sette dischi studio all’attivo (otto se contiamo il demo uscito nell’anno 2000 dal titolo ‘To Oak Woods Bestowed’) ed una popolarità in crescendo tra gli appassionati del genere metalhead che in Italia non trova terreno fertile, ma non per questo destinato a passare inosservato. Tornano sul mercato discografico gli Elvenking formazione capitanata da Damnagoras alla voce e chitarra con Aydan alla chitarra (parliamo dei veterani del gruppo) cui si aggiungono di recente Rafahel alla chitarra, Jakob al basso, Lethien al violino e Symohn alla batteria; gruppo nato nel 1997 a Pordenone in poco più di dieci anni ha conquistato il mercato discografico con riscontri positivi di critica e pubblico vuoi per la ricerca di uno stile diventato oggi un marchio di fabbrica vuoi per l’empatia delle esibizioni live. Doppio pedale, violino elettrico (il cui sound richiama a primo impatto quello della cornamusa) chitarre elettriche “spaccatimpani”, fraseggi di basso da accapponar la pelle: la formula adatta per il genere che identifichiamo come power metal.

Elvenking – Era – Artwork

Il settimo disco studio “Era” pubblicato nel mese di Settembre 2012 per l’etichetta tedesca AFM Records conta 12 brani che spaziano da brevi ballate come “A Song for the People” (1:46) unita al pezzo che chiude l’album dal titolo “Ophale” (2:44) che insieme rappresentano una breve pausa instrumental che introduce l’ascoltatore al contenuto forte che caratterizza l’intero album. Dal pezzo di apertura “The Loser” passando per “Walking Dead” e “Midnight Skies, Winter Sighs” fino a pezzi come “The Time of Your Life” e “Forget Me Not” in collaborazione con Jon Oliva il disco presenta la peculiarità circa l’alternanza di pezzi a tratti lenti, mai a discapito delle ritmiche marcate con picchi di decibel “spaccatimpani”; tuttavia trattasi di un’illusione che non lascia spazio al caso bensì all’immaginazione. La parola d’ordine che caratterizza il nuovo lavoro degli Elvenking ‘Era’ è una sola: qualità.

“The Loser” apre il disco: una scarica di adrenalina affidata al doppio pedale della batteria e ai riff di chitarra prettamente metal; il violino che richiama a primo impatto il sound della cornamusa lascia spazio all’immaginazione: la metrica del testo scritto e cantato in lingua inglese richiama a tratti le musiche tipiche irlandesi non dimenticando che parliamo di un gruppo targato Italia. Sesso discorso per il secondo pezzo “I’m the Monster” in collaborazione con Jon Oliva che incastra perfettamente quella breve pausa instrumental verso la fine dove si apprezza il flauto che regala al pezzo un’infuso folk che non dispiace affatto.

“Midnight Skies, Winter Sighs” – terzo brano – crea l’illusione di una ballata soft per il giro di chitarra che si apprezza nell’incipit del brano prima di affondare la spada nel metal strong puro e mai scontato. La sublime ballata folk di “A song for the People” rappresenta un punto di rottura con il contenuto dei primi tre brani seguita da “We, Animals” le cui sonorità non si distaccano dai precedenti. “Through Wolf’s Eyes” anticipa la repentina “Walking Dead”, mentre la a di tracklist si chiude con la ballata folk di “Time of Your Life” e la sagace “Chronicle of a Frozen Era” con una ritmica marcata che spazia dal fraseggio acustico a quello metal della chitarra fino alla parte instrumental che si apprezza verso la fine del brano dove batteria e chitarra fanno da padrone.

Anche se l’Italia apparentemente non presenta terreno fertile per il genere metal, gli Elvenking devono il loro successo alla continua ricerca di quell’unicità che si apprezza nei loro lavori studio, cui si unisce l’autorevolezza delle esibizioni live che hanno permesso al gruppo di farsi strada tra il pop e l’elettronica che avanzano incontrastate a discapito della musica alternative. Gli Elvenking sono sinonimo di qualità.

Tracklist:

01. The Loser
02. I Am The Monster
03. Midnight Skies, Winter Sighs
04. A Song For The People
05. We, Animals
06. Through Wolf’s Eyes
07. Walking Dead
08. Forget-me-not
09. Poor Little Baroness
10. The Time Of Your Life
11. Chronicle Of A Frozen Era
12. Ophale

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