È morto il rapper Lil Peep

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L’emo rapper Lil Peep (il cui vero nome era Gustav Åhr) è stato trovato morto alla giovanissima età di 21 anni. Il rapper era diventato famoso in questi anni per la musica che fondeva heavy metal, punk, hip hop e trap music legando il tutto con delle strofe ad alto impatto emotivo (da qui l’etichetta di “emo rapper“) in cui Lil parlava profusamente delle sue lotte contro la depressione e delle sue prescrizioni mediche.

La notizia, riportata da The Guardian, prende come fonte il manager di Peep, Adam Grandmaison, che ha riportato come il rapper sia stato portato in ospedale dopo un’overdose e come sia morto in seguito (si sospetta di oppiacei come il Fentanyl tagliati con antidepressivi). Spetta ora al coroner compiere tutti gli esami tossicologici del caso ma per avere una causa definitiva della morte ci vorranno dalle sei alle otto settimane.

In un comunicato stampa Sarah Stennett, CEO della squadra di Lil Peep presso la First Access Entertainment, ha commemorato il rapper: “Sono scioccata e ho il cuore spezzato. Non riesco a credere che Peep volesse morire, questo evento è così tragico. Aveva grandi ambizioni e sogni per il suo futuro che aveva condiviso con me, il suo team, la sua famiglia e i suoi amici. Era incredibilmente intelligente, enormemente creativo, dannatamente carismatico, gentile e affascinante. Aveva grandi ambizioni e la sua carriera era appena all’inizio. Ho parlato con sua madre e lei mi ha chiesto di dire che è molto, molto orgogliosa di lui e di tutto quello che è riuscito a perseguire nella sua breve vita. È davvero grata a tutti i fans e alle persone che lo hanno amato e supportato.”

Il management di Lil Peep ha anche annunciato sull’account Instagram di Peep la vendita di nuovo merchandising in suo ricordo: “Per tutti i fan di Lil Peep. Peep ha i fan più incredibili e noi vi amiamo. Il merchandise non era qualcosa che eravamo pronti a realizzare così presto perché eravamo con la testa sul lutto e sull’organizzare una celebrazione della vita di Gus. Però, siamo stati travolti dalle richieste dei fan che vogliono sostenere Gus e la sua famiglia acquistando materiale ufficiale di Peep. Per garantirne l’autenticità, tutte le comunicazioni ufficiali sul merchandise, la musica o le altre forme d’arte di Lil Peep verranno comunicate dai profili ufficiali Instagram, Twitter e Facebook.”

Pochi giorni prima di morire, Lil Peep aveva rilasciato un’intervista al magazine Paper. Questi alcuni passaggi: “Le persone mi capiscono, capiscono che il mio messaggio è positivo e che a fine giornata sono qui per fare la musica che piace a me e a tante altre persone. Penso che sia per questo che i miei fans sono così leali nei miei confronti. La gente che mi riconosce per strada? Ormai ci ho fatto il callo, è una cosa che accade sempre ogni singolo giorno. Non mi ricordo di circa l’ottanta per cento delle persone con cui ho scattato una foto. Ma non mi interessa. I miei amici pensano che sia un poco rude che le persone mi trattino come se fossi un oggetto ma per me, se io vedessi il mio cantante preferito in un negozio, io probabilmente farei lo stesso. Odio solo quando mi scattano foto persone con cui non ho nemmeno parlato. Per questo motivo mi sono trasferito a Londra, le persone non ti annoiano per strada con foto o altro. Piani per il futuro? Vorrei recitare, dedicarmi alla moda, ci sono un sacco di cose che vorrei fare. Vorrei solo fare più cose possibili nei campi più disparati possibili per saperne di più. Mi sento creativo e voglio sfruttare questa cosa.”

Per ricordalo abbiamo scelto il singolo “Awful things” pubblicato in agosto dal suo disco di debutto”Come Over When You’re Sober (Part One)”.

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