È morto il musicologo Bruno Cagli

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All’età di 77 anni è scomparso a Roma il professor Bruno Cagli, studioso e musicologo di fama mondiale, attuale Presidente Onorario e già presidente dell‘Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1990 al 1999 e poi nuovamente dal 2003 al 2015, così come è stato legato da un lunghissimo rapporto professionale e umano con Pesaro quale direttore artistico della Fondazione Rossini dal 1971 al 2010 e come collaboratore privilegiato del Rof.
Infaticabile promotore di progetti culturali, attivo sulla scena italiana come musicologo e critico, nonché come autore di testi e sceneggiature teatrali e radiofoniche, Bruno Cagli ha insegnato all’Università di Urbino e di Napoli e ha legato il suo nome alla Fondazione Rossini di Pesaro: ha anche guidato l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per 21 anni, portandola verso riconoscimenti internazional.
Cagli è stato, infatti, protagonista della riscoperta del patrimonio musicale rossiniano attraverso l’edizione critica di tutte le sue opere, e ha ricevuto incarichi artistici che si sono susseguiti a ritmo incalzante, come direttore dell’Accademia Filarmonica, direttore del Teatro dell’Opera di Roma e direttore del Festival Verdi. Tra le iniziarive che hanno visto il suo impegno in prima persona ci sono il il Festival Barocco di Viterbo e il Festival verdiano di Parma, in occasione delle celebrazioni del centenario della morte di Giuseppe Verdi. È stato inoltre membro dell’Arcadia, dell’Accademia di San Luca, dell‘Istituto di Studi Romani, dell’Accademia Filarmonica Romana, dell’Accademia Raffaello di Urbino ed è stato insignito della medaglia d’oro per i benemeriti della cultura e dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.
Autore di numerosi testi pubblicati su riviste specializzate e rappresentati a teatro, Cagli ha scritto quattro libretti d’opera e nel 2014 con l’editore Bulzoni ha pubblicato il volume “Teatro“, che raccoglie una selezione della vasta produzione di Cagli per il teatro di prosa. Cagli ha lavorato anche per la radio, la televisione e il cinema e nel 1981 ha vinto il Prix Italia con il melodramma radiofonico “Una vendetta in musica“, del quale ha scritto testo e musica.

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