Tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 le notizie tristi continuano a susseguirsi, l’ultima cattiva è quella della morte di Glenn Frey, fondatore degli Eagles. Dopo Lemmy dei Motorhead e David Bowie purtroppo è toccato al sessantasettenne chitarrista e autore di alcuni dei brani più celebri della band famosa soprattutto, ma non solo, per “Hotel California“.
Glenn Frey era stato ricoverato d’urgenza per problemi intestinali qualche settimana fa al Kennedy Center Honor, dove avrebbe dovuto subire diversi interventi chirurgici non pochi invasivi e successivamente lo avrebbe aspettato un lungo periodo di recupero, così avevano annunciato ufficialmente Joe Walsh, Timothy B. Schmit e Don Henley, gli altri membri degli Eagles, che già lo scorso mese avevano saltato per questo motivo un importante appuntamento.
Purtroppo non è andata proprio secondo i piani, ne come sperato, alle 22.50 di ieri è stato formalizzato il decesso, l’annuncio ufficiale arriva dalla stessa band con queste parole:
“Glenn ha combattuto una battaglia con coraggio nele ultime settimane, purtroppo, ha ceduto alle complicazioni date dall’artrite reumatoide, alla colite ulcerosa acuta e alla polmonite.
La famiglia Frey desidera ringraziare tutti quelli che si sono uniti a Glenn nell’affrontare questa battaglia e hanno sperato e pregato in una sua guarigione. Le parole non riescono a descrivere il nostro dolore, né il nostro amore ed il rispetto per tutto ciò che ha dato a noi, la sua famiglia, alla comunità della musica e a milioni di fan in tutto il mondo”.
Purtroppo se ne va un altro pezzo della storia del Rock, se ne va uno di quelli che ha acceso la luce del country rock affinchè il mondo potesse guardalo e noi ne sentiremo la mancanza.