I Duran Duran si sono formati nell’anno 1978, prendendo il nome da un personaggio del film “Barbarella“, il misterioso scienziato scomparso che la protagonista del film aveva il compito di trovare. Diventano ben presto uno dei gruppi pop più famosi all’interno del movimento New Romantic.
Il cantante Simon Le Bon entra nel gruppo solo due anni dopo, nel 1980 dando una sensibile impennata all’appeal del gruppo. Sono sulle scene musicali da oltre 30 anni e hanno registrato ben 85 milioni di dischi venduti e 29 album prodotti. Il 2011 li vede protagonisti di una nuova uscita che rappresenta una nuova tappa di un percorso di ricerca artistica dimostrando di essere sempre molto attenti alle nuove tendenze. Sono stati chiamati a Milano in occasione della settimana della moda invitati dalla maison Della Valle con un concerto al Teatro Dal Verme. In quell’occasione hanno potuto presentare il nuovo disco “All you need is now“, disponibile per il download già dallo scorso 21 dicembre su iTunes.
Nel raccontare l’ultima fatica in studio spiegano che, secondo loro, per indirizzare in modo adeguato la musica del futuro è necessario puntare tutto su iTunes e affidarsi a etichette discografiche lungimiranti, anche se piccole. A tal proposito Simon Le Bon e soci sono stati molto chiari, partendo proprio dalla loro diretta e recente esperienza:
“Il successo (su iTunes) è stato sorprendente e la promozione migliore. Ha funzionato tutto spontaneamente, fra la curiosità di altri artisti che ci chiedevano continuamente come stesse andando. Stare con una major non ha più senso ormai, vivono nel passato, e la nostra ultima esperienza con la Sony è stata terrificante”.
Quanto alla musica la visione non è così futuristica, ma il loro lavoro si fonda saldamente nel passato glorioso e in quel personale sound della band che li ha resi celebri. Tant’è il che il nuovo album “All you need is now” rappresenta per il gruppo inglese un fermo ritorno alle origini. Questa linea artistica l’ha sollecitata Mark Ronson giovane produttore amato anche dalla celebre Amy Winehouse, col quale hanno intrapreso una proficua linea professionale saldata da un profondo rapporto di stima e fiducia. Il giovane produttore, hanno spiegato, li ha indirizzati su una via in controtendenza per “non inseguire i trend del momento, per privilegiare ciò che da sempre li contraddistingue“.
La raccolta “All you need is now” in questo modo si caratterizza per essere “un ritorno a un suono più sperimentale e pionieristico che avevamo agli inizi, con una scrittura più coraggiosa e per me anche più rischiosa a livello musicale. Mark Ronson ci ha fatto guardare dentro di noi, dimenticandoci delle classifiche e di che suono andasse per la maggiore in un dato momento”, hanno detto Le Bon e soci. Tutti questi accorgimenti hanno fatto sì che le 9 tracce in versione digitale abbiano incontrato il favore del pubblico con un successo del tutto inaspettato dai Duran Duran. Forse sta proprio in questo il segreto dell’ultimo inaspettato consenso del pubblico: da un lato guardano al futuro, scommettendo sulla rivoluzione digitale e puntando tutto su iTunes, dall’altro si tuffano nel passato riscoprendo le loro origini e le particolari sfumature musicali che li contraddistinguono. Questo è il ritratto dei Duran Duran del 2011, “felici di dove siamo arrivati, a nostro agio con i nostri ruoli, consapevoli che diamo del nostro meglio come gruppo, piuttosto che come singoli”. E per il nuovo disco, il quartetto culto degli anni Ottanta ha detto addio alle major discografiche, scegliendo, lo scorso dicembre, ancora per questo bisogno di libertà e indipendenza, di anticipare nove brani su iTunes mentre l’album uscirà per la piccola ma agguerrita etichetta Tapemodern. Il disco sarà disponibile nei negozi dal 22 marzo, in due versioni: quella standard composta da 14 brani, e quella deluxe da 16 più un poster esclusivo.
La band inglese tornerà in Italia in estate, probabilmente a luglio, ospiti del Milano Jazzin’ Festival.
La tournée per il nuovo disco li porterà negli Stati Uniti e Canada in aprile, in Gran Bretagna fra maggio e giugno e poi in giro per l’Europa.