Davide Van De Sfroos e Afterhours ospiti a Musicultura 2011

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Musicultura 2011, Festival per la Canzone Popolare e d’Autore si prepara alle serate finali che si svolgeranno all’Arena Sferisterio di Macerata il 17, 18 e 19 Giugno, serate durante le quali potranno essere ascoltati i brani dei finalisti.

Dopo mesi di articolate ed accurate selezioni infatti  sono stati decretati i nomi degli otto vincitori del concorso: due di loro ovvero Romeus, alias Carmine Tundo e Renzo Rubino, sono stati scelti dal pubblico di Radio 1, mentre gli altri sei Babalu’, Andrea Cola, Pierluigi Colantoni, Momo, Piccola Bottega Baltazar, Vanni Pinzauti sono stati scelti dal Comitato Artistico Di Garanzia del quale fanno parte tra gli altri anche  Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Lucio Dalla,  Tiziano Ferro, Giorgia, Dacia Maraini, Gino Paoli,  Vasco Rossi, Michele Serra, Daniele Silvestri, Paola Turci, Ornella Vanoni e Roberto Vecchioni.

Per quanto riguarda gli ospiti musicali è stata confermata la presenza di Davide Van De Sfroos, Enrico Ruggeri e Afterhours,che si esibiranno sul palco della 22esima edizione di Musicultura, trasmessa in diretta, su Radio 1 Rai per  tre serate di musica ma non solo.

Ci sarà spazio anche per letteratura, poesia e cinema con la  presenza del  regista Pupi Avati, che parlerà del ruolo delle canzoni nei suoi film, di Arnoldo Foà con la figlia Orsetta per ricordare la poetessa  Alda Merini, Lunetta Savino, con un focus sulla poesia e la canzone erotica e Maddalena Crippa in una rilettura del lascito di Gaber.

Gli otto vincitori dell’edizione 2011 di Musicultura si preparano ad esibirsi sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata dove verrà assegnato al vincitore assoluto i 20 mila euro del premio UBI – Banca Popolare di Ancona.

Il Direttore Artistico di Musicultura Piero Cesanelli parlando dell’iniziativa ha dichiarato: “Ancora una ventata di buona musica… indipendentemente dai generi (tra loro molto diversi) queste  canzoni vincitrici hanno scoperto che la musica popolare e d’autore non ha bisogno di artificiosi percorsi musicali e testuali ma tanto meno è involuta tanto più colpisce la sensibilità di chi l’ascolta”.

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