Giorni fa era circolata la notizia che il cantante David Bowie avesse dato il suo assenso per l’utilizzo di alcune sue canzoni come colonna sonora di un musical futuristico basato sulla sua vita dal titolo “Heroes: The Musical“. La notizia, data anche da alcuni quotidiani di tutto rispetto come The Guardian, parlava del nulla osta concesso dal cantante al regista e coregrafo Matthew Gould e all’autore Deep Singh che avrebbe potuto utilizzare alcuni tra i più grandi successi del Duca Bianco come “Heroes“, “The Man Who Sold the World” e “Let’s Dance” per un totale di 20 brani.
Le dichiarazioni rilasciate in tal senso da Singh erano a dir poco entusiastiche:
Non ci potevamo davvero credere quando ci hanno dato le autorizzazioni. Sinceramente non ci avevano dato molte speranze, ma poi ci hanno rivelato l’interesse di Mr. Bowie e del fatto che ne aveva chiesto in merito diverse volte. Non vogliamo che il Duca Bianco pensi che sia un tribute show, e sembra che questo abbia avuto il suo effetto positivo.
Tempo qualche giorno ed ecco arrivare una smentita che suona come una doccia fredda: secondo quanto dice il portavoce ufficiale di David Bowie, la notizia diffusa non è corretta, in quanto nè Bowie nè tantomeno il suo management sono in trattative per la cessione dei diritti dei suoi brani per farne un musical, come diffuso dallo stesso management con un comunicato stampa che vi riportiamo:
Nè la David Bowie Organisation nè i suoi co-publishers EMI Music e Chrysalis hanno messo le basi per concedere la licenza per questa performance all’O2. Non ci sono affari pendenti per un musical che veda l’utilizzo della musica di Mr. Bowie
Il musical, che avrebbe dovuto essere presentato in anteprima mondiale questa primavera durante la rassegna londinese IndigO2, sarebbe stato una sorta di “ritorno al passato” per il musicista inglese, dato che già nel 2008 Bowie aveva autorizzato gli autori del musical basato sul film di fantascienza del 1976 “The Man Who Fell to Earth” ad utilizzare alcune sue canzoni anche se poi alla fine non ne fu effettivamente utilizzata nessuna. Si vede che la storia si ripete…