Il Concerto del Primo Maggio oltre ad essere un evento dalle tinte politiche è sicuramente da considerarsi anche come una rassegna musicale incentrata proprio sulla libertà dei lavoratori in quanto, non a caso, si tiene durante il giorno della Festa dei Lavoratori.
Il Concerto del Primo Maggio, conosciuto anche come il Concertone, è ormai una vera e propria istituzione italiana. Nato a partire dagli anni Novanta, il Concerto del Primo Maggio è sempre stato rappresentativo di quella musica inizialmente considerata underground ma poi divenuta sempre più conosciuta fino ad inglobare artisti di ogni genere e provenienza, possibilmente simpatizzanti per la sinistra.
Il concertone, che si tiene in piazza di Porta San Giovanni a Roma supportato dai sindacati italiani, nel corso del tempo ha proposto artisti di un certo rilievo anche per quanto riguarda la scena internazionale con nomi come Iron Maiden (1993), gli Oasis (2002), Nick Cave (2003) e molti altri. La riflessione che ci si pone è la seguente: nel 2013 il concerto del Primo Maggio ha ancora qualcosa da offrire?
La domanda sorge spontanea anche alla luce di quanto accaduto con Fabri Fibra e la contestazione in merito ai suoi testi ritenuti non appropriati per l’ambiente del Primo Maggio, causa scatenante della sua esclusione all’evento. Da Jovanotti a Elio e le Storie Tese, gli artisti si sono coalizzati proprio con il rapper ritenendo questi meccanismi assolutamente fuori tempo e fuori logica. Di certo il grande Concertone del Primo Maggio non mostra più quell’appeal di un tempo. Una volta si pensava al concerto del Primo Maggio guardandolo come l’evento italiano, un ritrovo di persone unite al cospetto della musica sotto la bandiera della Festa dei Lavoratori. Ora, invece?
Quello che si conosce, per ora, di questa edizione è la conduzione affidata a Geppi Cucciari e la guest star che sarà Nicola Piovani. Tanta musica sempre in diretta sulla Rai, dalle 15 alle 19 e dalle 20 fino alle 24. Non mancheranno i soliti gruppi più o meno noti che fanno del Primo Maggio una vera e propria vetrina dove esibirsi e farsi soprattutto conoscere ma se prima quando si pensava al Primo Maggio era spontaneo pensare al concertone di Roma, forse ora non è più così.
Esso sembra essere diventato un appuntamento che ha perso quella forza motivazionale che spingeva gruppi e pubblico a recarsi nell’amata piazza italiana. A dimostrazione di ciò, quest’anno a Taranto sarà organizzato un concerto del Primo Maggio nella città dell’Ilva, una specie di contro mossa il cui promotore è Michele Riondino. Potenzialmente, almeno per ora, visto che a Roma gli annunci latitano, il cartellone di Taranto sembra molto più interessante, da Fiorella Mannoia passando per Pierpaolo Capovilla. Da sottolineare che gli organizzatori del concerto hanno invitato Fabri Fibra dicendo apertamente “da noi sarebbe più che ben accetto”. Vera e propria stoccata finale al Concertone di Roma.
Da sottolineare anche lo spirito diverso del concerto, lo stesso Riondino ha specificato che non ha alcuna intenzione di fare un festival di Sinistra (come da sempre è quello romano) ma di ottenere adesioni rivolte a sostenere questa manifestazione in quanto voce di protesta per un territorio che verte in una situazione problematica. L’attore sembra molto deciso e annuncia appunto che Taranto, almeno per quest’anno, sarà una valida sostituzione del concerto di Roma. Frase non detta apertamente ma che si può leggere fra le righe del discorso proposto da Riondino. Ritornando al Concertone di Roma, la speranza è quella di poterlo rivedere al suo originale splendore come nei momenti gloriosi dove gli ospiti internazionali erano ben felici di giungere in Italia. La crisi. Questa grande crisi che sta attraversando la penisola da nord a sud, certamente, ha avuto un ruolo decisivo in tal senso ma la decadenza deve e può essere superata.