I Poets of the Fall a Monaco il “Jealous Gods Tour”

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Poets Of the Fall | © MelodicaMente

C’era grande attesa per il “Jealous Gods Tour”, la lunga serie di eventi che sta portando i Poets of the Fall, gruppo alternative rock finlandese, in giro in mezzo mondo toccando paesi come Germania, Inghilterra, Ucraina, Bielorussia, Russia, Olanda e Finlandia. La tappa bavarese del tour si è svolta all’interno dello Strom, locale nella zona di Monaco Sud, e noi di MelodicaMente c’eravamo.

L’intero evento è cominciato alle 19 con il meet’n’greet del gruppo nei confronti dei fans che avevano deciso di scambiare quattro chiacchiere con i loro beniamini: Marko Saaresto, Olli Tukiainen, Markus Kaarlonen, Jari Salminen, Jani Snellman e Jaakko Mäkinen si sono intrattenuti con i loro fans chiacchierando con loro, rilasciando autografi e facendosi delle foto con loro. Alle 20 la direzione del locale li porta nel backstage ed il pubblico si trova in attesa del concerto comincerà un’ora dopo.

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Poets Of The Fall | © MelodicaMente

 

Circa un’ora dopo comincia lo show con il gruppo spalla, i The Weyers, formazione alt rock che ha presentato dal vivo il suo ultimo album “Within” e che supporterà la formazione di Helsinki per tutta la parentesi tedesca del tour. La band esegue sei brani trascinando il pubblico che gradisce il suo rock minimale e cattivo e alle 21:30 termina il loro spettacolo.

Con pochissimi minuti di ritardo sul pattuito il concerto dei POTF comincia: una voce metallica introduce il main event e il pubblico si trova coinvolto dalle note di “Daze“, primo singolo del nuovo disco e prima canzone del concerto. Il pubblico non sta più nella pelle e partecipa convinto alla canzone: subito dopo è il momento della title track  “Jealous Gods” e di “Love Will Come to You“.

 

I POTF hanno molti anni alle spalle e molti dischi da cui pescare grandi successi come dimostrano “King of fools” e “Signs of life” prima di tornare al moderno con il primo pezzo strumentale della band, “Rogue“, che vede i chitarristi in prima fila prendere gli applausi convinti del pubblico. Il pubblico è partecipe e canta a squarciagola ogni canzone che i Poets suonano, da “Choice Millionaire” a “Illusion & Dream”.

La prima parte del concerto si avvia verso la fine con la doppietta solare di “Brighter Than The Sun” e “Locking Up the Sun” e con i due capolavori “Cradled in Love” e “Nothing Stays The Same“. Il gruppo saluta e abbandona il palco ma il pubblico li richiama subito a gran voce. Compaiono sul palco Olli e Marko che prima intona qualche strofa di “Mad world” di Gary Jules e poi suonano il loro singolo forse più di successo, “Late Goodbye“, in una versione acustica da brividi.

 

Subito dopo rientra il gruppo per eseguire gli ultimi brani in un crescendo emozionale da pelle d’oca:  prima il rock di “Dreaming Wide Awake” fa saltare tutti per aria, dopo “b” porta tutto in cielo ed infine “Shallow”  e “Lift” portano al gran finale con “Carnival of Rust” che trascina il pubblico quasi alle lacrime. L’ovazione è altissima, l’emozione pure ed il gruppo saluta il suo calorosissimo seguito che ha trascinato per una notte nei sentieri calcati da dei gelosi di tanta bellezza.

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