Come da buona tradizione che si rispetti al Concerto del Primo Maggio non possono mancare i Modena City Ramblers, band tra le più amate dai giovani.
Anche quest’anno i MCR hanno portato il proprio combat folk sul palcoscenico di Piazza San Giovanni scaldando la piazza con i brani che li hanno resi celebri. Nell’edizione che celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia sul palcoscenico non poteva mancare “Bella Ciao“, l’inno della Resistenza italiana e diventato ormai quasi la colonna sonora caratterizzante del Concertone. Il brano è stata introdotto da Neri Marcorè con una prefazione sulla polemica che si era aperta all’ultimo Sanremo, quando il brano fu censurato e quindi non è stato incluso nella serata dedicata 150 anni dell’Unità d’Italia, queste le parole del conduttore: “Fra ‘Giovinezza’ e ‘Bella Ciao’ ci sono differenze non piccole, ‘Giovinezza’ era l’inno del partito fascista, ‘Bella Ciao’ serve per dire no ad ogni dittatura, appartiene al popolo tutto, senza padroni“.
I Modena City Ramblers hanno tuttavia voluto aprire il live set con “Cento Passi”, brano dedicato alla memoria di Peppino Impastato e a tutte la vittime della mafia.
Bella Ciao