Ad otto anni dall’ultimo album “Contestorie“, il 18 Ottobre esce il nuovo cd di Giorgio Conte, “Come Quando Fuori Piove”, il suo nono di inediti. “C.Q.F.P.” proprio come la filastrocca che i nonni ci insegnano da piccoli per imparare la scala di valore dei semi delle carte francesi. Conterrà 13 brani, di cui 12 scritti dal pugno dello stesso Giorgio Conte ed uno composto dal fratello Paolo dal titolo “Monticone”. Album sicuramente particolare, da cui non sappiamo esattamente cosa aspettarci. A perplimere non poco (in maniera scherzosa, si intende) sono le dichiarazioni che lo stesso Conte ha fatto a riguardo: “E’ un album pieno zeppo di effetti speciali: c’è il richiamo del cinghiale in amore, ci sono i carillons, il canto del gallo, il fruscio delle spazzole ed il rumore di due scatole di chiodi, un’armonica a bocca suonata da uno che non la sa suonare, c’è il richiamo della quaglia ed il verso della tortora e della civetta, il rumore della selce che mola la falce…”. Di certo ha sciolte le briglie della sperimentazione, è andato a pescare con fare Futurista nel quotidiano per cogliere suoni unici e particolari. Giorgio Conte è veramente contento del lavoro svolto, si lascia andare in parole piene di entusiasmo, come di un artista al primo album: “E’ un album fatto come volevo io, in casa mia, con le mie chitarre e con il mio pianoforte (non proprio di gran marca), con i suoi rumorosissimi pedali… Dodici mie canzoni ed una di Paolo, stupenda e commovente… Ah, dimenticavo ! C’è anche un fisarmonicista/pianista/rumorista che ha sorretto e rifinito tutta l’impalcatura dell’opera. Trattasi di Walter Porro. Non finirò mai di ringraziarlo!”. Ma non è finita qua, perchè la gioia di Conte è motivata anche da un altro progetto che è andato in porto e sta per vedere la luce, proprio in prossimità del nuovo album. Il 3 Novembre dalla Cairo Editori verrà edito il libro “Un trattore arancio”. Il racconto di una vita, l’infanzia e l’adolescenza di Giorgio Conte, gli occhi innocenti di un bambino che scrutano e raccontano gli anni ’50, la quotidianità della famiglia media italiana con tutte le sue piccole e grandi avventure. Dopo un periodo di inattività, ne arriva un altro molto intenso per Giorgio Conte, ci voleva proprio per lui ed il suo pubblico.