Grande compito per i Coldplay, la band inglese avrà infatti l’onore di chiudere le Paraolimpiadi di Londra. Mentre i Blur si esibiranno in occasione delle Olimpiadi di Londra, i Coldplay saranno protagonisti della manifestazione sportiva dedicata agli atleti portatori di disabilità.
Secondo le dichiarazioni rilasciate da Kim Gavin, direttore artistico delle cerimonie di chiusura delle Paraolimpiadi, “Non c’è modo migliore per dimostrare il nostro rispetto e il nostro impegno a questi atleti se non festeggiando con il gruppo britannico più conosciuto a livello internazionale. Lavorare con i Coldplay per la cerimonia finale sarà un grande modo di chiudere le Paraolimpiadi“.
Anche Lord Coe, presidente di London 2012, ha pronunciato parole di grande entusiasmo: “I giochi paraolimpici di Londra saranno spettacolari e sono felicissimo che i Coldplay saranno con noi a darci una mano a festeggiare non solo la fine dei giochi paraolimpici, ma anche la fine di un cammino durato sette anni. Ora che i biglietti tornano in vendita posso garantire che, qualsiasi incontro uno andrà a vedere, lascerà una profonda e durevole impronta“.
Intanto per quanto riguarda i fan italiani della band è ormai iniziato il conto alla rovescia per il concerto del prossimo giovedì sera allo Stadio Olimpico di Torino. I Coldplay hanno iniziato il tour europeo dal Dragao Stadium di Oporto, ora dopo Madrid e Nizza sono pronti ad approdare in Italia. La data di Torino è l’unica della band in Italia e da tempo ha fatto registrare il sold out anche se è proprio nelle ultime ore Live Nation ha messo in vendita alcune centinaia di biglietti laterali, posizionati sulle gradinate ai lati del palco. E proprio per cercare di accontentare un po’ tutti gli organizzatori hanno fatto sapere che alcuni biglietti saranno disponibili anche presso le biglietterie dell’Olimpico giovedì, a partire dalle 17. Nel capoluogo piemontese sono attesi circa quarantamila fan della band inglese. Il concerto di giovedì sarà un vero e proprio evento di grandiosa portata quindi non resta che aspettare di saper come è andata e augurare ai 40mila di Torino buon concerto!