Vasco Rossi l’ha definita entusiasticamente la “Ferrari del rock” e di certo il look aggressivo e la grinta suggeriscono che Clara Moroni sa il fatto suo nell’atteggiamento di una rocker navigata. Il rimando alle macchine viene spontaneo ripensando al gruppo di cui faceva parte, i Black Cars; la musica l’ha amata dalla tenera età fino a farla il suo mestiere diventando la vocalist ufficiale della band del Blasco nazionale.
Prima di questo approdo si è nutrita, adolescente, del punk britannico dei turbolenti Sex Pistols, delle atmosfere maliconiche dei Joy Division passando attraversi i gotici Bauhaus. Batterista prima che chitarrista e cantante, si diletta negli arrangiamenti con i sintetizzatori e allarga gli orizzonti con Kate Bush, Tears for Fears ed Eurythmics. La sua carriera musicale avanza e registra Carta del Cielo con Alberto Fortis, conoscendo Elmi, produttore di Vasco Rossi, per il quale poi cura gli arrangiamenti musicali di Gli spari sopra e Nessun pericolo per te. La collaborazione con Vasco ha dato grande impulso e stimoli di crescita, e arriva a Bambina Brava, vero e proprio disco di eserdio del quale cura musica, liriche e arrangiamenti di brani originali, accompagnata dal federe chitarrista Antonello Saviozzi. Tra le 8 tracce Clara Moroni propone Io non piango più, versione in italiano di Who knew di Pink, che le vanta un apprezzamento della stessa statunitense. Attorno a questo brano si sviluppa un pò tutto l’album nel quale registra la presa di coscenza della propria crescita, del raggiungimento di una nuova indipendenza raggiunta da un ritrovato equilibrio emotivo. Questo progetto espressivo prende maggior respiro in Non c’è storia e Bambina Brava con le quali la vocalist di Vasco risponde all’esigenza di indagine interiore. Gli altri brani, in particolare tre reinterpretazioni, svelano le ispirazioni musicali e i modelli di riferimento che la guidano nel suo percorso: Maniac di Irene Cara, amato dalle adolescenti degli anni ‘8o con Flashdance che la lancia; Take on me degli A-ha e l’altrettanto celebre Because the night con la carica evocativa che rimanda immediatamente all’energica Patty Smith. In 1000 Notti c’è il contributo vocale di Don Joe dei Club Dogo. C’è molta cura nel confezionare il disco e anche i musicisti che collaborana sono di calibro e ruotano attorno all’universo di Rossi: Andrea Ge, batteria, Gabri Ravaglia e Angelo Perini, basso, Massimo Barbieri, tastiere, Michele Vanni, Stefano Burus, Alex Guadagnoli, chitarre. Per chi vuol ascoltare Clara Moroni nella sua nuova veste il prossimo appuntamento è la sessione acustica alla Fnac di Roma il 19.02.01