Chilafapuliska: “Sentivamo la necessità di suonare uno ska diverso”

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Chilafapuliska

I Chilafapuliska si presentano come “una band molto Ska”. Vengono dalla provincia di Chieti e sono in attività dal 2007; come trapela da ogni singola parola della band, il comune denominatore è ska. Uno ska molto personale che non ha molto a che spartire con il classico stile della Giamaica. Nei brani dei Chilafapuliska si sentono le varie influenze, da quelle elettroniche a quelle reggae ma anche punk. Il sound della band proveniente dall’Abruzzo è una miscela esplosiva di assoluta energia. Cosa contraddistingue i Chilafapuliska dalle altre band in circolazione? Proprio la loro musicalità, ritmi incalzanti ma anche arrangiamenti meditati, martellanti e potenti. Dagli anni ’50 fino agli anni Duemila, il sound dei Chilafapuliska è la caratteristica distintiva della formazione che a Luglio 2012 ha pubblicato il disco “Mo(l)to Sexy Quasi Hard”, prodotto dalla Maninalto! Records, con promozione a cura di Lunatik. Come solito concludiamo qui la parte introduttiva del progetto The Passenger e lasciamo parlare proprio la band… alla scoperta dei Chilafapuliska!

Chilafapuliska - Mo(l)to Sexy Quasi Hard - Artwork
Chilafapuliska – Mo(l)to Sexy Quasi Hard – Artwork

A Tu per Tu con i Chilafapuliska

1. Chilafapuliska, band abruzzese in attività dal 2007. Questo è quello che si sa di voi, cos’altro potete raccontare a MelodicaMente? Ad esempio, da dove nasce l’idea di un nome così particolare? Come nascono i Chilafapuliska?

Prima di tutto grazie Melodicamente per averci dato un piccolo spazio nella vostra rubrica. Beh il nostro nome prende origine da uno dei proverbi più antichi e più conosciuti al mondo. Originato dagli insegnamenti di Edward Aloysius Murphy, comunemente si compendia nelle dottrine fondate sulle quattro nobili verità. Con il termine ChiLaFaPuliSka (KilafÄ-ÞulÎ- SkÆ) si indica più in generale l’insieme di tradizioni, sistemi di adescamento, pratiche di mentalismo e tecniche di danza. Ci siamo formati nell’estate 2007, dall’incontro di, chiamiamole così,10 menti geniali…Sentivamo la necessità di suonare uno ska che si discosta dal classico stile della Giamaica. Nei brani si sentono influenze reggae, punk, elettroniche, swing, il tutto amalgamato per creare una miscela esplosiva di pura energia! Possiamo dire con soddisfazione che ci contraddistinguono ritmi incalzanti, arrangiamenti di fiati martellanti, distorsioni potenti, che rendono insolito e alternativo un genere degli anni ’50.

2. Avete condiviso il palco con nomi conosciuti nel panorama indipendente, dagli Shandon a Vallanzaska, Assalti Frontali e molti altri. Cosa avete imparato da loro? Come giudicate l’attuale panorama concertistico del sottobosco indipendente?

Condividere il palco con band che hanno fatto la storia dello ska in Italia è stato indubbiamente un’opportunità per confrontarsi e farsi conoscere da gruppi che sono li a farsi il culo da più di 20 anni, anche nei periodi in cui i dischi ska non sono in vetta alle classifiche! Non si può che imparare a credere nel proprio lavoro e progetto musicale a prescindere dalle mode del momento.…c’è un segno di ripresa nell’aria, e questo è sicuramente anche grazie a loro, ma soprattutto grazie al pubblico che segue l’ondata ska da sempre! Quest’anno ricorre l’anniversario dei “30 anni di ska in italia”, dal lontano 83 ( ricordiamo alcuni dei gruppi ska più famosi come Casino Royale, Statuto, Persiana Jones, Vallanzaska, Shandon, Matrioska, Franziska, Meganoidi ) fino ad oggi. Infatti molti festival quest’anno avranno il marchio “30 anni di ska in italia”. Invitiamo tutti a tenersi aggiornati su internet e a seguire i nostri concerti.

3. Poco meno di un anno fa, nel luglio 2012, è uscito “Mo(l)to Sexy Quasi Hard” prodotto da Maninalto! Records. Esso sembra essere il primo passo di un progetto più grande, quali sono i vostri prossimi obiettivi?

Proprio così. Ci siamo affacciati sul panorama musicale con questo primo disco composto da 6 brani, che un po’ inaspettatamente, ha avuto un ottimo successo, come anche il video del singolo “Moto sexy quasi hard” che vi invitiamo a guardare, in pochi mesi ha raggiunto migliaia di visualizzazioni ! Ad aprile abbiamo pubblicato il secondo video estratto dall’ ep, “Notte Insolita”, un brano più impegnato rispetto al singolo, scritto di getto dopo il terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009. Siamo stati a L’Aquila 2 giorni, per il “quarto anniversario” del sisma, girando un video reportage di quei luoghi colpiti. Il messaggio che da Abruzzesi vogliamo lanciare è molto forte e diretto, proprio come le immagini del video e il testo! Quest’ estate continueremo a promuoverlo in giro per l’ Italia e a settembre entreremo di nuovo in studio per la registrazione di un cd full length. Sono gia pronti pezzi nuovi, più maturi e ancora più esplosivi ! Mo(l)to sexy quasi hard è solo un antipasto…Pronti per la grande abbuffata? Stay tuned!

Chilafapuliska: Mo(l)to Sexy Quasi Hard. L’ascolto

La band proveniente dalla provincia di Chieti nel Luglio 2012 ha rilasciato “Mo(l)to Sexy Quasi Hard”, disco prodotto da Maninalto! Record. Il singolo di debutto è proprio omonimo a quello dell’EP ed esso ha ottenuto una cospicua attenzione mediatica. Il video richiama proprio le tinte anni ’50 e uno ska scanzonato e divertente. Il video mostra ed ingloba proprio le caratteristiche stesse della formazione. Il sound, in alcuni tratti, ricorda quello degli Shandon. Il testo di “Mo(l)to Sexy Quasi Hard” riprende proprio i principi descritti durante l’intervista dai Chilafapuliska. La band si dimostra capace di prendersi in giro, di divertirsi e quello che emerge è un video allegro, divertente e spensierato. Interessante l’incursione di diversi strumenti classici dello ska (e utilizzati in precedenza dai già citati Shandon). Dopo il momento scherzoso e leggero, ecco arrivare invece una canzone dalle tonalità profondamente diverse.

Si tratta infatti di “Notte Insolita” che narra del terremoto a L’Aquila ma soprattutto del poco che è stato fatto a riguardo. Il 4 e il 5 Aprile 2013 i Chilafapuliska sono stati appunto nel capoluogo e a distanza di quattro anni dal sisma non vi sono stati evidenti segni di cambiamento e di ricostruzione. Proprio quella ricostruzione tanto millantata e sognata. Era il 6 aprile 2006 e l’Aquila veniva rasa al suolo dal terremoto; la gente ha iniziato a sperare, a credere in questa rivoluzione e i Chilafapuliska hanno scritto “Notte insolita” proprio in quei giorni di amarezza e di rabbia ma anche sconforto vista la perdita di due compagni di viaggio. La voglia d’agire cozza dunque contro uno stato che si è dimostrato immobile. Ecco come i Chilafalapuliska hanno reagito, ecco il loro appello.

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