A circa due mesi dal suicidio di Chester Bennington, frontman, insieme a Mike Shinoda, dei Linkin Park, la vedova Talinda Bennington pubblica per la prima volta un video che ritrae il compianto cantante 36 ore prima del suicidio.
Su twitter così spiega la scelta di mostrare un momento personale del marito tra le mura domestiche:
“Il mio prossimo tweet sarà il più personale che abbia mai scritto. Lo faccio perché sappiate che la depressione non ha un volto o un comportamento“.
Nel video, della durata di 40 secondi, Chester Bennington è seduto accanto al figlio e insieme si mettono scherzosamente alla prova nell’assaggiare delle caramelle. La loro reazione fa percepire il disgustoso sapore delle caramelle in questione.
This is what depression looked like to us just 36 hrs b4 his death. He loved us SO much & we loved him. #fuckdepression #MakeChesterProud pic.twitter.com/VW44eOER4k
— Talinda Bennington (@TalindaB) 16 settembre 2017
“Ecco come appariva una persona depressa 36 ore prima di morire” – twitta Talinda, il cui intento è quello di mostrare come un’apparente felicità e serenità in realtà nasconda sentimenti di depressione, solitudine. Il tutto rende ovviamente difficile individuare dei “pensieri suicidi” nelle altre persone.
“Era pochi giorni prima che mio marito si togliesse la vita. I pensieri suicidi erano lì, ma non saresti mai riuscito ad accorgertene. #fuckdepression.”
This was days b4 my husband took his own life.Suicidal thoughts were there,but you’d. Never kmow. #fuckdepression pic.twitter.com/2IPXxXJxmT
— Talinda Bennington (@TalindaB) 7 settembre 2017
Con l’hashtag #fuckdepression Talinda Bennington lancia una campagna a sostegno della prevenzione del suicidio e della lotta alla depressione. I fan di Chester possono donare al One More Light Fund su musicforrelief.org, portale di beneficenza fondato dai Linkin Park nel 2005 che oggi si occupa anche di raccogliere le offerte per i progetti di sostegno in memoria del cantante. In molti hanno risposto all’appello della vedova, tra cui Jared Ledo e i 30 Seconds to Mars.