
Festival di Sanremo: Rai si o no? - www.melodicamente.com (photo: Facebook/Gossiplive.it)
La notizia circolava già da tempo, ovvero quella che il Festival di Sanremo sarebbe potuto emigrare altrove, su altre reti, che non fossero la Rai. Ma è possibile?
Si tratta solo di una questione di prestigio o, anche e soprattutto, di carte bollate? Cosa chiede il Comune alla tv di Stato per il Festival? E, dall’altro lato, quali sono le richieste invece della Rai? Una querelle che non vede ancora la sua ufficiale fine.
A dirla tutta è una sentenza del Tar della Liguria che ha dato la possibilità della ricerca di un nuovo partner per il festival della canzone italiana che non sia solo ed esclusivamente la Rai.
Festival di Sanremo: Rai si o no?
Per la prima volta nella storia, dopo più di 75 anni, non vedremo più il Festival di Sanremo sulle reti Rai? È probabile ma non ancora del tutto certo. Sta di fatto che una sentenza del Tar della Liguria sembra aver detto la sua, portando avanti la possibilità che, per le edizioni del 2026/2027 e 2028, la Rai possa non essere più l’unico partner e rete a trasmetterlo.
Il comune di Sanremo, infatti, ha pubblicato un bando di gara, proprio dopo questa sentenza, per cercare un altro partner o rete per il Festival. Ma la Rai non ci sta e passa subito al contrattacco e risponde tramite il suo ufficio legale contro l’idea e la possibilità di trasmettere la kermesse canora su altri canali televisivi che non siano la Rai.
Una possibilità che si era aperta per tutte le reti concorrenti alla tv di Stato, ma che in realtà alla stessa Rai non sta per niente bene. Secondo l’ufficio legale della Rai, i marchi “Festival di Sanremo” e “Rai” sono legati in modo indissolubile e non possono essere cancellati da altre emittenti. “[…] Qualora un concorrente dovesse usare un format sovrapponibile, negli elementi essenziali, a quello usato da oltre trent’anni dalla Rai, ne violerebbe i diritti d’autore” – spiegano direttamente dalla Rai.
Cosa sta accadendo
Ma continua anche affermando che se il format Festival risulterebbe diverso, si porterebbe avanti l’ipotesi di aver usato il marchio festival in maniera del tutto ingannevole. Dei veri e propri paletti sono stati messi in atto dalla stessa Rai alla notizia della volontà del Comune di Sanremo di aprire l’opportunità ad altre reti.

La stessa Rai ha posto, infatti, delle condizioni, ma lo ha fatto anche il Comune, affermando che, ad esempio, potranno partecipare solo gli operatori in chiaro, o anche che l’emittente con cui si intende procedere alla fase negoziale verrà scelta in base a elementi come qualità artistica, congruità complessiva della proposta artistica rispetto al profilo culturale del Festival.
Insomma: una querelle che non accennerà a finire a breve.