Cesare Cremonini e il Logico Tour nella sua Bologna

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Cesare Cremonini @Bologna | © Mimmo Lamacchia

Più di 13 mila spettatori presenti giovedì 6 novembre  all’Unipol Arena di Bologna per  assistere alla tappa bolognese del Logico Tour  di Cesare Cremonini.

Un concerto già sold out da diverso tempo, che ha coinvolto, fatto sognare ed emozionare i presenti, ripagando anche quei fan che sin dalle prime ore del mattino erano pronti in coda davanti al  palazzetto. Hanno sfidato la pioggia e il freddo per assicurarsi un posto in prima fila a stretto contatto con il loro beniamino.

Il palazzetto è un colpo d’occhio eccezionale, pienissimo con i fan in trepida attesa, pronti a cantare e a ballare, ma anche a tifare per la squadra del Bologna calcio, con cori a favore del neo presidente Joè Tacopina,  presente in tribuna e grande ammiratore del cantante.

Alle 21,15  si spengono le luci e ha inizio il concerto.  Al centro del palco un telo bianco trasparente a forma di cilindro, scivola via e in un vortice di luci e laser  psichedelici ,compare insieme alla sua band, Cesare Cremonini  elegantissimo con un completo scintillante disegnato per il tour da Gaia Trussardi .

Cesare Cremonini @Bologna | © Mimmo Lamacchia
Cesare Cremonini @Bologna | © Mimmo Lamacchia

Logico#1  è il primo brano cantato da Cesare, seguono “Dicono di me” e “Padre Madre” eseguita con particolare intensità vista la presenza dei genitori in tribuna. Con “Stupido a chi?” il cantante imbraccia una chitarra elettrica per un inizio scoppiettante e carico di adrenalina ed energia che coinvolge ed entusiasma  i presenti.

L’artista  sul palco mette anima e  cuore,  corre  da una parte all’altra senza fermarsi un attimo,  cerca il suo pubblico,  si avvicina,  si abbassa verso di loro, scherza, sorride, c’è  desiderio  di trasmettere e contraccambiare l’affetto.  Si percepisce quanto siano importanti per lui questi momenti di condivisione .

Sul palco a impreziosire e rendere ancor più magica la serata la sua band,  Nicola (Ballo) Balestri ( basso), Andrea Morelli  e  Alessandro De Crescenzo (chitarre),  Michele Mecco Guidi (hammond),  Nicola Peruch (elettronica e tastiere), Andrea Fontana (batteria), Marco Tamburini (tromba), Chris Pescosta (cori e chitarra), Roberta Montanari (cori).

Più di due ore e mezza di musica live, con momenti unici e irripetibili, con il pubblico che  partecipa  con entusiasmo , applaudendo e soprattutto cantando in coro tutte le sue canzoni  e le hit come  “Il Comico“, “Latin Lover“, “La nuova stella di Broadway“,  “Mondo“, “Le sei e ventisei” , “Vent’anni per sempre” e tante altre.

Questo concerto non è soltanto un’Unipol, è un Dall’Arino, un piccolo Dall’Arino”  scherza Cesare,  felice ed entusiasta di tutta la gente presente li per lui a premiare i suoi 15 anni di carriera.

Subito dopo partono le prime note di “50 special” come una scossa di entusiasmo generale, che rende incontenibile tutto il pubblico che si alza in piedi a cantare e a ballare emozionando il cantante.

Brividi ed emozioni silenziose diventano quasi palpabili  durante le interpretazioni al pianoforte del cantante  impreziosite dagli intensi assoli alla tromba di Marco Tamburini.  Cesare  culla il pubblico con la sua voce eseguendo i brani Figlio di un Re, Una come te, Vieni a vedere perché e Vorrei, con i fan a pochi metri da lui che lo accompagnano in coro avvolgendolo in un quasi abbraccio.

Tripudio generale quando sul palco compare la bandiera del Bologna che Cesare Cremonini prede e solleva. In un perfetto inglese, saluta il Presidente Joè Tacopina, unendosi  al coro da stadio “Tacopina portaci in Europa“.

Subito dopo indossa la maglia rossoblu numero dieci con il suo nome, regalatagli da Joe prima del concerto, e intona il brano “Marmellata #25“.

Con “GreyGoose“,  “I love you” e “Un giorno migliore“, il concerto si conclude  con i saluti di Cesare e della sua band con inchino finale al pubblico che applaude riservando loro una standing ovation.

Una  serata che resterà a lungo impressa negli occhi e nel cuore dei presenti, per l’intensità  e le emozioni  vissute durante il concerto e resterà speciale anche per Cesare Cremonini orgoglioso e felice di aver cantato nella sua amata città.  “E’ Bologna che ha protetto me, non sono io che ho portato Bologna in giro” dice Cremonini parlando della sua città come  un biglietto da visita che trasmette il sorriso a  tutti.

Per questa tappa  Cremonini, fin dall’inizio ha voluto una sola data.  Doveva essere un concerto unico ed indimenticabile, con tutti gli ingredienti di una grande festa e così è stato.  La conferma nelle sue parole nel tweet della notte: “Che concerto incredibile Bologna….  Uno dei più belli in questa vita!

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