Manca meno di un mese all’anniversario per il 20° compleanno di “Nevermind” e, proprio in merito alla compianta formazione dei Nirvana è il produttore Butch Vig a rincarare la dose e, ricordare un aspetto di Kurt Cobain mai abbastanza sottolineato prima d’ora. In un’intervista al magazine Rolling Stone, il produttore Butch Vig che vanta una carriera davvero indiscutibile, ha parlato del rapporto con Kurt Cobain dicendo che la rockstar durante le sessioni di registrazione di “Nevermind” è stata davvero molto pesante e perfezionista.
Butch Vig ha spiegato che il biondo cantante era solito intromettersi in ogni particolare che spettava a Vig, dicendo che l’album che, ricordiamo è il più venduto della formazione di Seattle, avrebbe dovuto suonare più come i Black Sabbath, togliendo gli acuti presenti.
Il carattere scostante e particolare di Kurt Cobain è un fattore già noto all’interno della biografia e del background dei Nirvana. Il suo amore per la formazione, la sua mania di perfezione e la relazione con Courtney Love sono stati ampiamente documentati nei libri a lui dedicati dopo la morte che, hanno voluto ripercorrere la storia di una delle personalità più amate della musica.
Rolling Stone, nel momento d’intervistare Butch Vig in memoria di “Nevermind”, si sarà sicuramente chiesta su quale lato puntare per creare un momento musicale nuovo e non ripercorrere la strada del banale. Il produttore ha saputo mantenere le attese e, ha quasi interamente parlato del rapporto con Kurt Cobain che riusciva ad essere una persona spiritosa e adorabile ma, solo un momento dopo davvero irritante. I ricordi si soffermano su come Cobain fosse totalmente coinvolto ed impegnato nel progetto e, i suoi frequenti cambiamenti d’umore sono stati fra le peculiarità più difficili da gestire. Ecco quali sono state le parole di Vig: “Kurt was charming and witty, but he would go through these mood swings. He would be totally engaged, then all of a sudden a light switch would go off and he’d go sit in the corner and completely disappear into himself. I didn’t really know how to deal with that.”
Il 1990 è stato l’anno dell’inizio delle registrazioni di “Nevermind” proprio negli Smart Studios di Madison, di proprietà dello stesso Butch Vig. I pezzi incisi furono molti più di quelli pubblicati successivamente e proprio questi pezzi inediti faranno parte dell’edizione Deluxe Nevermind che uscirà fra pochi giorni, a metà settembre, in edizione del tutto limitata.
I Nirvana raccontati da Butch Vig sono molto diversi da quanto si possa immaginare: il produttore menziona il momento in cui ha incontrato la formazione che, è arrivata negli studi di registrazione dopo aver guidato per circa 2000 miglia da Seattle, senza alcuna pausa. Pensiero particolare ad una notte speciale in cui Butch Vig ha avuto l’onore di soffermarsi nei ricordi, insieme a Grohl e Novoselic dopo le registrazioni dell’ultimo album dei Foo Fighters. Il bassista, infatti, ha partecipato come ospite al fortunatissimo “Wasting Light” della formazione di Grohl. Ricordiamo che proprio Dave, tempo fa, aveva riportato alla memoria i Nirvana dicendo che per lui sono contati davvero molto e che, la sua carriera musicale non ci sarebbe mai stata senza il più amato gruppo di Seattle.
Butch ricorda quel periodo come indimenticabile e soprattutto come l’inizio di un periodo musicale importante. I Nirvana hanno saputo creare qualcosa di davvero emozionante e Nevermind è stato la fine dei giorni innocenti. Ricordiamo che “Nevermind” ha visto anche il cambio di batterista in corso d’opera: Chad Channing fu sostituito da Dave Grohl che sicuramente contribuì al successo del gruppo. Novoselic ha ricordato nel corso degli anni la vena creativa di Kurt Cobain e il suo scrivere canzoni continuamente, ininterrottamente. Butch Vig ha parlato di quel periodo come pieno di impegni ma nello stesso tempo intriso di spensieratezza e libertà, un momento di puro divertimento.
Proprio in occasione del ventennale di un album storico, da annoverare fra le cosiddette pietre miliari della musica, “Nevermind” esce in una versione “Deluxe Nevermind” che sarà davvero particolare e, con una mostra organizzata a Londra proprio in sua memoria. Delle iniziative in ricordo di un disco cardine della musica, ne avevamo già parlato qui.