Bugo lascia Carosello: “Dove sono i discografici di una volta?”

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Se avevate dubbi, adesso verranno spazzati via: Bugo, al secolo Christian Bugatti, non è uno che le manda a dire e il suo ultimo sfogo su Facebook ne è la prova.

Il cantautore ha chiuso i rapporti con Carosello, casa discografica esistente dal 1959 sotto la quale è rimasto per due anni e che tra i suoi artisti ha anche Thegiornalisti, Levante, Diodato, Nesli, per dirne alcuni. Bugo ha scritto un lungo post su Facebook per annunciare la rottura con Carosello ed è chiaro che non sia stata un’esperienza gradevole. In base a quanto riporta il cantante, infatti, era obbligato a far controllare tutto quello che scriveva sui social, la polemica principale è rivolta al direttore Dario Giovannini, ma non manca la frecciatina ai “piacioni” Thegiornalisti. Qui di seguito il testo integrale:

Dove sono i discografici di una volta?? Quelli ciccioni che pensavano solo a vendere i dischi?? Ho passato due anni con i discografici di Carosello poveretti capitanati dal più stolto di tutti il loro direttore Giovannini. Uno che mi tiene in riunione un ora per parlare di come dovrei usare i social, che non posso dire quello che voglio. Siamo impazziti?? Gente che cancella e corregge i miei post ritenuti più inadatti!! Uno che mi chiama in ospedale che è appena nato mio figlio (si sapeva che ero lì!) ed entra in questioni personali nel momento sbagliato ma sopratutto perché?! Questa non è professionalità! Se hai un problema chiama il mio manager! Uno che ha due altri grandi problemi: è interista e ha firmato i piacioni dedededegiornalisti. Ascolta, sai dove te la puoi mettere la targa miglior etichetta 2016? Me ne vado da quel ambiente corrotto, e presto se ne andranno anche i tuoi vicini. Sono già fuori e già in movimento perché esistono discografici seri! Noi vogliamo discografici seri, che pensano a loro lavoro che è vendere i dischi non che fanno osservazioni artistiche! Noi non vogliamo discografici esperti di musica, pensate al vostro lavoro che è stare zitti e vendere dischi , che io penso al mio che è dire quello che voglio, come voglio, e quando voglio e dove voglio giornali Facebook o altro!! BUGO

In un post successivo Bugo ha continuato a non mandarle a dire ai suoi colleghi, “tutti uguali dai nomi impossibili”:

La promozione del mio ultimo album è terminata. Ora si volta pagina. Si riforma il mio suono live, che è decisamente rock, rock classico, senza fronzoli, alto volume e diretto in faccia ( e ai cuori!), come l’ha sentito chi c’era all’anteprima a Macerata il 1 maggio scorso. Le canzoni che in questi giorni stiamo postando sono quelle in scaletta live, le più amate, quelle che sentirete questa estate ai concerti di chiusura giro. Un ritorno alla semplicità del rock, un richiamo fortissimo che era in me già da mesi e che dovevo far venir fuori il prima possibile, prima del prossimo album! Un slancio rock che è anche un modo per allontanare il più possibile il mio nome e il mio suono da quei mollaccioni cuoricini e leccate di faccia anni 80 di otago giornalisti cosmo e compagnia bella tutti uguali dai nomi impossibili che tanto piace a universitari e all’ambiente musicale più molle e sciocco del mondo. Quello che vi darò sarà il miglior rock italiano del secolo. Mi ci vorrà fatica e lavoro ma sarà così! BUGO

 

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