Brian May e Kerry Ellis, “One voice Tour” agli Arcimboldi

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Brian May e Kerry Ellis | © MelodicaMente

L’atmosfera al Teatro Arcimboldi di Milano è quella tipica di un concerto acustico, intima ed elegante. Due sgabelli, qualche candela e un fondale fatto di stelle, tutto qui. Non c’è l’attesa eccitata e la carica emotiva dei fans al concerto dei Queen con Adam Labert dell’anno scorso al Forum di Assago.

Alle ore 21,10 i due protagonisti del “One Voice Tour“, Brian May e Kerry Ellis, fanno i primi passi sul palco, il pubblico si accende e scoppia in un applauso di felicità e commozione, d’altronde questo concerto sembra un regalo di un chitarrista al suo pubblico da cui non riesce proprio a staccarsi.

Si comincia con i saluti, in Italiano, e con la prima canzone, italiana anche questa, “I (Who have nothing)“. La scaletta prosegue con la leggerezza di “Butterfly”, la struggente “Dust in the wind” e il ruggito d’aiuto dei leoni di “Born free”.

Brian May e Kerry Ellis | © MelodicaMente
Brian May e Kerry Ellis | © MelodicaMente

Andando avanti con le canzoni, si ha la sensazione che questo tour abbia uno fine ben preciso: sensibilizzare la gente alla salvaguardia dell’ambiente, degli animali e della musica. L’amore non è solo quello tra due persone, ma qualcosa di più grande, universale, che ci fa vivere meglio con gli altri e con tutto ciò che ci circonda, e “Somebody to love”, la prima incursione “queeenica” della serata, suggella perfettamente questa sensazione.

Salviamo la buona musica, e allora Beatles-time! Brian inforca la sua Mini-May, una riproduzione di dimensioni ridotte della sua celebre chitarra Red Special, per cantare “Tell Me What you See“. L’omaggio ai Fab Four, e in particolare al ricordo di George Harrison, continuerà con “Something”.

Brian e Kerry hanno trovato una bella intesa in questi anni, infatti la serata scorre piacevolmente, senza intoppi, manierismi vocali o fughe troppo personali.

Si continua spaziando tra altri successi internazionali, come “Bye, Bye Love” degli Everly Brothers o “The Way We Were” di Barbra Streisand, per poi tornare al repertorio dei Queen, con una canzone dedicata a Freddie Mercury, scritta proprio da lui per la morte di John Lennon, “Life is real”. Bizzarra la vita in questo gioco di rimandi e ricordi!

Brian May e Kerry Ellis | © MelodicaMente
Brian May e Kerry Ellis | © MelodicaMente

C’è spazio anche per far tremare i coni dei fedeli amplificatori VOX di Brian May con “Last Horizon”, ma anche per far stringere i cuori di tutto il pubblico con “Love of my life“.

Immancabile il momento del selfie stereoscopico del “riccioloso” chitarrista, che immortala il pubblico del teatro in uno scatto 3-D.

La parte finale del concerto è un crescendo di energia che va da “Roll with You“, inedito del duo, fino a “Kissing me Song“, ma è su “We will rock you” che il teatro diventa una piccola “Wembley“: magia della musica!

Un’ ultima lacrima e un ultimo sorriso, “No One But You” e “Crazy Little Thing called love“. Ancora Queen, ancora Brian, “Ancora!” urla il pubblico, ma il concerto è finito.

I fans dei Queen dovranno pazientare solo pochi mesi perché il 25 Giugno all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta (PD), all’interno del Postepay Sound Festival, ci saranno anche Roger Taylor, Adam Lambert e tutta la band. Insomma, The Show… Go on!

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