La musica di Bob Dylan per i 50 anni di Amnesty International

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Bob Dylan

Il 2011 è un anno di grandi festeggiamenti: il 28 Maggio scorso si sono celebrati i 50 anni dalla fondazione di Amnesty International, associazione che promuove e difende il rispetto dei diritti umani, e per l’occasione è stata “ingaggiata” niente  meno che la musica di Bob Dylan.

Spesso e volentieri si celebra il matrimonio tra impegno sociale e civile e la musica, ebbene anche in questo caso è andata così.
L’associazione ha deciso di pubblicare una compilation di brani del cantautore statunitense, raccolti in 4 dischi, dal nome “Chimes of Freedom”.
E’ stato possibile ascoltare in streaming le canzoni a partire dal 10 Dicembre scorso e per 24 ore sulla pagina ufficiale Facebook dell’associazione.

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Bob Dylan | © Torsten Blackwood/AFP/Getty Images

Ma non è finita qui, perchè una versione esclusiva e speciale in due cd sarà disponibile ed acquistabile presso tutti i negozi Starbucks a partire dal 24 Gennaio prossimo, per un periodo di tempo limitato.

In totale un lavoro che si compone di 76 brani di Bob Dylan, che Amnesty International ha selezionato e per le cui cover ha chiamato a raccolta 80 tra i più grandi nomi della musica internazionale.
Volontà di unire e trovare punto di incontro tra passato e presente, molti artisti hanno prestato la propria per questo progetto: da mostri sacri come Pete Townshend degli Who e Joe Perry degli Aerosmith a star degli ultimi anni quali KeSha e Miley Cyrus.

Nel cofanetto sono inclusi contenuti speciali presi dai dietro le quinte della realizzazione delle cover, come nel caso di KeSha, che racconta di come Bob Dylan sia stato fondamentale per la sua formazione musicale ed artistica.
Lei ha cantato “Don’t Think Twice, It’s Alright”, mentre We Are Augustines hanno scelto “Mama, You Been On My Mind”.

“Chimes of Freedom” sarà disponibile nei negozi tra circa un mese, ma è già possibile pre-ordinarlo sul sito ufficiale di Amnesty International.
Un bel modo per celebrare 50 anni di bella buona ed impegnata musica di Bob Dylan e l’attività bella buona ed impegnata di un’associazione che nel tempo si è imposta per difendere chi viene abbandonato ai soprusi dei più forti.

Un altro di quei felici matrimoni che dicevamo all’inizio e che merita tutto il nostro sostegno.

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