Le minestre riscaldate non hanno mai un buon sapore, e così come tutte le storie d’amore prese e riprese, anche i rapporti musicali non sono destinati a proseguire a lungo dopo una debole rottura. I Bloc Party avevano già dato segno di cedimento qualche anno fa, ma ad oggi, il 12 giugno 2013, ahimè arriva l’annuncio di quella che probabilmente sarà una rottura definitiva. In principio furono i capricci del cantante Kele Okereke,ora invece sembra essere una decisione presa all’unanimità, e così il chitarrista confessa che i Bloc Party si lasceranno andare ad un lungo periodo di riposo dopo i Festival musicali ai quali parteciperanno. Questo annuncio sembra avere tutta l’aria di quello che probabilmente sarà un passo decisivo, ma cosa è andato storto? I Bloc Party non sono nuovi a questo genere di annunci, infatti dopo Intimacy la band aveva fatto intendere di voler proseguire con progetti solisti, come poi Kele Okereke ha ben fatto. Peccato che il grande cantante frontman della band ha poi toppato nel tentativo di intraprendere una carriera solista, così, con la coda tra le gambe ha deciso di tornare dai suoi amici di band e dare vita all’album Four nel 2012.
I Bloc Party sin dagli inizi hanno sbalordito gli amanti del genere indie rock, facendosi portavoce di un sound straordinario, complice la grande energia del batterista mista all’incontenibile personalità dello stesso Kele. Dopo la prima rottura tutti questi elementi, simbolo di tutta la musica dei Bloc Party, sembrano essere venuti meno, e le loro performance live sono risultate scontate e poco coinvolgenti (al contrario delle performance pre-rottura). Il chitarrista sembra parlare chiaro, così veniamo a conoscenza del fatto che probabilmente i Bloc Party non esisteranno mai più e che i componenti intraprenderanno strade differenti o progetti solo.
La notizia di certo non ci ha colti di sorpresa, l’idea di abbandono era già nell’aria, e complice un rapporto già intaccato, insomma dovremmo dire addio ai Bloc Party dopo quattro album. Il fenomeno indie ha registrato la nascita di tantissime band, tra le quali chi più talentuosa, chi meno, ci sono state tantissime vittime di una morìa delle vacche che nemmeno in epoca di punk-rock-eroinomane si era vista. Purtroppo la genialità di un album non può essere continua nel tempo se a sostenerla non c’è una solida intesa tra i componenti di una band. A pagarne le spese purtroppo sono sempre i fan, i quali nonostante le continue delusioni musicali che ti fanno cadere dal cuore certe personalità, ci rimangono sempre un po’ scottati.